“Si è concluso, per fortuna con esito positivo, il percorso per cui – grazie ad una commessa eseguita all’interno del tubificio ERW – sono state rinnovate le certificazioni di ILVA per produrre i tubi. Nonostante questo, però, il nuovo anno porta ancora il segno di impianti fermi per tutta la filiera dei tubifici, dal PLA2 ai rivestimenti, TUL1 e TUL2 compresi”. E’ quanto dichiarano il segretario generale della Fim Cisl di Taranto e Brindisi, Valerio D’Alò, e l’esecutivo dell’Area Laminazione Ilva, Paolo Panarelli
“Sono oramai lunghi anni che i lavoratori dell’intera area subiscono in prima persona la crisi dello stabilimento, subendo un doppio danno: sia come cittadini, per i continui ritardi accumulati; sia come lavoratori, con fortissime perdite salariali – si legge in una nota – il grido di allarme resta ancora più forte, se si considera che dall’interno dei reparti – anche in questi giorni di festa – alcuni responsabili, fanno trapelare voci di commesse volutamente lasciate in sospeso e gare a cui ILVA non partecipa.
Nello stesso tempo, non giova di sicuro quanto a livello politico accade ancora in questi giorni. Auspichiamo che il tempo del dialogo prenda il sopravvento rispetto al tempo della propaganda. Se si vorrà tenere fede agli impegni che in questi giorni al MISE si stanno progettando, qualora dovesse andare a buon fine la trattativa sindacale, invitiamo l’azienda ad avviare una seria opera di manutenzione degli impianti di tubificio e PLA2. Siamo sicuri che questa rappresenti la strada giusta per riprendere le produzioni, restituendo la meritata serenità alle famiglie di questi lavoratori”.
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