Ilva, Rappa (Fiom): il governo allontana negoziato tra le parti

Ilva Taranto

“Per la Fiom è un errore escludere dal tavolo negoziale sulla vertenza Ilva i rappresentanti delle istituzioni locali e regionali, in particolare il Sindaco di Genova e il Presidente della Liguria, nonchè il Sindaco di Taranto e il Presidente della Puglia. Riteniamo che sia paradossale in una vertenza così complicata, che interessa diverse Regioni, non coinvolgere le Istituzioni locali, mentre assistiamo, su questioni anche meno rilevanti, alla convocazione di tutti gli Enti.  Su Genova e la Liguria è in essere un accordo di programma siglato con le Istituzioni locali, Governo e azienda, ad oggi esigibile e giuridicamente valido per la salvaguardia dell’occupazione.

Sulla questione fondamentale, che è l’ambientalizzazione dello stabilimento di Taranto, e che è il punto intorno a cui ruota la risoluzione dell’intera vertenza, è inaccettabile che non siano convocati il Sindaco e il Presidente della Puglia, in quanto hanno la titolarità e la delega alla tutela della salute pubblica e sono competenti rispetto al benessere del territorio. E sono, peraltro, tenuti a far rispettare quanto stabilito dalla legge regionale 21/2012 che prevede la valutazione del danno sanitario.

Siamo in una fase in cui non servono scomuniche preventive, il Governo ha l’obbligo di ascoltare tutti i soggetti che hanno titolarità in questa vertenza e che devono essere posti nelle condizioni per poter trovare una sintesi alla risoluzione dei problemi. Con questo atteggiamento il Governo si assume la responsabilità di far saltare i tavoli negoziali e quindi le soluzioni possibili per l’Ilva. Il Ministro Calenda non pensi che i sindacati siano chiamati solo ad apporre firme tecniche su accordi tra il Governo e Arcerol Mittal“. Lo dichiara in una nota Rosario Rappa, segretario nazionale Fiom-Cgil.