La polvere nera dei parchi minerari soffoca Taranto, mentre il sindaco di Taranto fa chiudere le scuole e il ministro Calenda si dice preoccupato e vuole incontrare il primo cittadino. I parchi minerali erano stati posti sotto sequestro e per l’AIA del 2012 dovevano essere coperti entro la fine del 2015, ma il Governo con i numerosi decreti Salva Ilva ha ridato l’uso dei parchi minerali spostando la copertura nel 2023 ed inoltre ha vestito di immunità i commissari e i futuri acquirenti. Si legge in una nota di M5S.
“Il solito balletto di responsabilità, la solita sceneggiata tessuta ad arte sulla pelle dei tarantini.” – dichiara il deputato De Lorenzis – “La polvere nera che ricopre la città, ma non è l’unica fonte di danno alla salute, ha un chiaro colpevole: il PD e i suoi Governi che hanno anche assicurato ai Commissari e al futuro acquirente che non pagheranno per questo scempio concedendo loro l’immunità in ambito amministrativo, civile e penale!”
“La commedia del tavolo sulle finte trattative sull’occupazione” – aggiunge il Diego De Lorenzis – “non si focalizza mai sugli aspetti fondamentali: la pericolosità inaccettabile e immediata per la salute dei cittadini. I decreti che hanno salvato la fabbrica hanno condannato a morte la città e il territorio circostante rimandando senza fine la tutela dell’ambiente. Si dovrebbe parlare di chiusura pianificata e bonifiche, perché non ci può essere alcuna bonifica che abbia senso se lo stabilimento non ferma la produzione. Invece continuano le misure tampone, inefficaci perché non risolvono il problema a monte: la produzione di inquinanti. Non esiste nessuna ambientalizzazione che renda lo stabilimento compatibile con la salute e con la vita umana”, conclude Diego De Lorenzis del M5S.
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