TARANTO – “Domani saranno chiuse tutte le scuole del rione Tamburi. L’ordinanza sarà applicata ogni volta che Arpa Puglia ci segnalerà un Wind Day”. A confermarci la netta presa di posizione del Comune di Taranto è l’assessore all’Ambiente Rocco De Franchi.
«E’ ovvio che non possiamo chiudere tutta la città – spiega l’assessore ad InchiostroVerde.it – ma serve un atto simbolico a tutela delle fasce più deboli. Va detto che la decisione più importante che abbiamo assunto oggi è stata quella di impugnare il Dpcm dello scorso 29 settembre sull’Aia Ilva. Cosa che avevo già annunciato in Consiglio Comunale. Inoltre, il sindaco sta inviando una lettera all’Ilva in Amministrazione Straordinaria per chiedere che provveda alla pulizia delle strade del quartiere attraverso lo spazzamento a umido nei giorni seguenti i Wind Day”.
Il concetto espresso da De Franchi è molto chiaro e pratico: dopo aver sporcato il rione, l’Ilva deve pensare a ripulire: “Se non lo farà, dovrà rispondere ai giudici. Se viviamo ancora in uno Stato di diritto”. Inoltre, il Comune ha chiesto ad Arpa Puglia di attrezzarsi nel migliore dei modi per svolgere “ispezioni straordinarie finalizzate a verificare l’ottemperanza da parte delle industrie coinvolte dell’obbligo di contenimento della propria produzione e della maggiore filmatura del materiale in giacenza durante i wind day”.
L’assessore conferma che sono state le drammatiche foto circolate ieri – che immortalavano un rione completamente avvolto dai veleni – a far traboccare il vaso e a spingere il Comune ad una svolta che sembra segnare una discontinuità rispetto al passato. Il Comune non intende delegare alla Regione o ad altri una sfida che dovrebbe vederlo come principale protagonista e non come semplice spettatore.
«Ci siamo resi conto che i tempi dell’Ilva e del Governo non sono compatibili con quelli che tutelano la vita umana. Finora ci hanno ignorato su tutto, comprese le osservazioni all’Aia (riduzione dei tempi di copertura dei parchi minerali, etc). Il Piano ambientale è stato chiuso in fretta e furia ad agosto, senza aspettare settembre. Non capisco perché dovremmo avere una reazione asettica e passiva. Per questo abbiamo impugnato il Dpcm prendendoci una grossa responsabilità – sottolinea De Franchi – da parte nostra servono azioni forti e risolute. E’ una scelta dolorosa quella di chiudere le scuole perché può mettere in difficoltà le famiglie, ma non vogliamo trovarci, tra tre anni, nella situazione di sentire che qualcuno si è ammalato gravemente perché il sindaco non ha avuto il coraggio di chiudere le scuole. Noi vogliamo portare avanti una battaglia di civiltà, in difesa della dignità».
Ricordiamo, infine, che quello di domani è il terzo giorno consecutivo di “Wind Day” segnalato da Arpa Puglia.
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