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Villa Peripato, Comune di Taranto: concorso di idee aperto a giovani architetti

In origine era la piscina degli alleati, realizzata in Villa Peripato tra il 1944 e il 1945 dai militari anglo-americani, poi è divenuta sede di gare natatorie. Quindi, il declino, fino agli anni ’90 quando fu trasformata in un grazioso laghetto, con la sistemazione di un canneto e piante acquatiche, con la presenza di pesci rossi e altre specie, in occasione della riapertura della villa, a lungo chiusa per un intervento di valorizzazione avviato e contestato dalla Soprintendenza. E’ quanto si legge in una nota del Comune di Taranto.

Gli inconvenienti giunsero a causa della mancanza di una puntuale manutenzione e di un sistema di filtraggio delle acque. L’acqua ben presto, a causa della stagnazione, assunse un colore giallastro e il canneto crebbe disordinatamente, formando una sorta di fitta sterpaglia. Le tartarughe abbandonate nel tempo ebbero la meglio sui pesci. Ultimamente vi è vissuta una coppia di palmipedi, utilizzando un paio di casette prelevate dal laghetto dei cigni.

Dopo il prosciugamento e lo spostamento della fauna marina in locali idonei, lo scorso anno, attualmente i fondali si presentano ricoperti da uno spesso strato di fanghiglia unita a rifiuti vari, il giardino acquatico, a lato della piscina, è cresciuto disordinatamente tanto da diventare una boscaglia impenetrabile, così da costituire l’habitat ideale per insetti di ogni specie.

Dopo anni di incuria, recentemente la Villa è stata oggetto di numerosi interventi da parte del Servizio Parchi Urbani della Direzione Patrimonio, per rivitalizzare questo ampio polmone verde e per garantire livelli ottimali e costanti di decoro e di fruibilità da parte dei cittadini. Dal giorno 27 settembre sono cominciati i lavori di pulizia e bonifica del sito per la rimozione dell’acqua stagnante presente nella parte più profonda della piscina, la rimozione del fango secco, della vegetazione spontanea presente sul secondo, terzo e quarto gradone del fondo piscina e lungo il bordo, di numerosi massi di pietra viva dagli ultimi gradoni del fondo vasca. Una volta restituita l’area al decoro, l’Assessorato al Patrimonio intende promuovere un Concorso di idee indirizzato a giovani architetti, finalizzato alla selezione di soluzioni progettuali innovative ed esteticamente valide che trasformino l’ex-piscina in un luogo di attrazione eco-sostenibile.

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