Taranto, “Liberi e Pensanti”: Cementir ripristini la Calata IV prima di andar via

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Lo scorso 16 maggio l’Autorità di sistema portuale del mar Jonio ha accolto le osservazioni del Comitato Cittadini Lavoratori Liberi e Pensanti circa il futuro utilizzo pubblico della banchina denominata Calata IV, situata in una posizione strategica all’interno del porto di Taranto, ritenendole di pubblico interesse e quindi di rilevanza per l’intera collettività jonica.

“La riconsegna di questa importante porzione del porto dovrà avvenire dopo l’effettuazione di imprescindibili lavori di ripristino da parte del concessionario Cementir Italia Spa, cui quest’ultimo è obbligato – scrive il comitato – ad oggi nulla apparentemente si è mosso. Anzi apprendiamo che in data 19 settembre scorso la Cementir è stata venduta al gruppo Italcementi Spa, operazione che dovrebbe concludersi entro il 2018.

In data 22 settembre il Comitato Cittadini Lavoratori Liberi e Pensanti ha inviato una comunicazione all’Autorità di sistema portuale del mar Jonio con la quale sollecita, (qualora non lo avesse già fatto), di mettere immediatamente in atto tutte le azioni utili , anche coercitive, affinché vengano accantonate tutte le somme previste per l’effettuazione dei lavori previsti per la banchina denominata Calata IV prima che accordi di vendita possano eventualmente far venir meno dai suoi obblighi il già concessionario Cementir, che, vogliamo sottolineare,  ha dichiarato, per l’anno 2016, utili superiori ai 130 milioni di euro.

Siamo certi che tutti gli attori che gestiscono a vario titolo il porto di Taranto, dal Presidente Avv. Prete, al Comitato di Gestione Portuale di cui fa parte anche il Comune di Taranto e finanche l’Organismo di Partenariato della Risorsa del Mare stiano seguendo la vicenda e pretendano che quella banchina venga ripristinata al più presto possibile da parte di Cementir. Diversamente, si potrebbero configurare responsabilità di vario tipo a tutti i livelli. Il porto mercantile di Taranto ha bisogno di spazi commerciali pubblici. Riteniamo questa questione di vitale importanza circa una futura progressiva intermodalità delle infrastrutture joniche (autostrada-porto-aeroporto)”.