Da ieri a Grottaglie 200 nuovi piccoli ceramisti con tanto di attestato

Da ieri a Grottaglie ci sono 200 nuovi piccoli ceramisti in erba, con tanto di attestato. È il grande successo del progetto “Quartiere a Regola d’Arte” che ha visto, per oltre due settimane, il Quartiere delle Ceramiche di Grottaglie invaso gioiosamente da tantissime persone di tutte le età, desiderose di cibarsi della bellezza dell’Arte ceramica grottagliese.

Il progetto “Quartiere a Regola d’Arte”, promosso dal Comune di Grottaglie e finanziato dalla Regione Puglia attraverso il Gal Colline Joniche, oggi Gal “Magna Grecia”, è stato organizzato dalla Cooperativa sociale “Diogene”, su un’idea delle progettiste Maria Teresa Marangi e Carmen Valente.

“Quartiere a Regola d’Arte” è stato realizzato grazie alla collaborazione dell’associazione Grott’Art, di Asset, del Crest, del Centro diurno Epasss e, soprattutto, di tutte le attività del Quartiere delle Ceramiche, in primis delle botteghe dei maestri ceramisti.

Fine ultimo di “Quartiere a Regola d’Arte” è stato dimostrare l’attualità dello straordinario patrimonio artigianale e artistico della ceramica grottagliese, facendolo vivere alla gente direttamente, uno stimolo per il futuro delle nuove generazioni. L’obiettivo del progetto, inoltre, è stato far conoscere il patrimonio artistico e rurale del territorio. Proprio i maestri ceramisti hanno accolto, dal 21 agosto al 6 settembre, bambini e famiglie illustrando loro tutto ciò che ruota intorno la ceramica: la storia, la lavorazione e il commercio.

Bimbi e ragazzi hanno potuto partecipare gratuitamente a laboratori di lavorazione al tornio, modellazione e decorazione della ceramica a fini ludici e creativi, ricevendo al termine del percorso esperienziale (nella serata di martedì 6 settembre) un attestato finale di partecipazione e un gadget ricordo.

Sono intervenuti il Sindaco di Grottaglie, Ciro D’Alò, che ha voluto cimentarsi al tornio ceramista in prima persona, e l’assessore comunale alle Politiche sociali, Marianna Annicchiarico. Sono stati circa duecento i bimbi e ragazzi che, anche con le loro famiglie, hanno attivamente partecipato alle attività laboratoriali in cui, più in generale, è stata coinvolta l’intera comunità grottagliese.

Gli utenti dei laboratori sono stati suddivisi per fascia di età: bambini in età scolare (materna), bambini in età scolare ma più grandi (scuole primarie), genitori, famiglie. Aiutati dai Maestri Ceramisti e dagli operatori dello staff, i bambini hanno potuto così modellare con le loro mani l’argilla realizzando oggettistica, per poi cimentarsi nella finitura dell’oggetto modellato e nella sua decorazione artistica riproducendo i decori tipici delle tradizione grottagliese. Un ruolo particolarmente attivo è stato svolto da alcuni soggetti diversamente abili del Centro diurno Epasss di Grottaglie che si sono occupati direttamente dell’organizzazione delle attività.

Con grande sensibilità hanno aderito a “Quartiere a Regola d’Arte” tutte le botteghe dei ceramististi: Eligio Bonfrate, Domenico Pinto, Carmelo Carrieri, Lucia Patronelli, Cinzia Fasano, Francesco Fasano, Mimmo Vestita, Ceramiche Esposito, Noè Macrì, Marcello Fasano, Oronzo Patronelli, Giuseppe Patronelli, Franco Farina, Anna Maria Trani, Rosaria Spagnulo e Graziano Farina.  “Pallino calzature” ha festosamente colorato con i suoi palloncini le location, mentre “Giuseppe Quaranta Colorrobbia” ha fornito gran parte del materiale da decorare.

Il progetto non ha riguardato tanto il settore turistico, quanto piuttosto ha interessato la conoscenza del territorio locale e del suo patrimonio e, soprattutto, la presa di coscienza della comunità. Elisabetta Attolino, presidente della Cooperativa Sociale “Diogene”, ha infatti spiegato che «sicuramente per i bambini si è trattato di un bellissimo gioco… Ma il gioco per i bambini è una cosa seria: è attraverso il gioco, infatti, che conoscono il mondo».

«Con “Quartiere a Regola d’Arte” – ha poi detto Elisabetta Attolino ­– abbiamo voluto avvicinarli al mondo della ceramica, un mondo fatto di saperi, di storie e di tradizioni. È un immenso patrimonio culturale che ci appartiene, che fa parte della nostra identità individuale e di quella dell’intera comunità».

Elisabetta Attolino ha concluso spiegando che «in un mondo in cui tutto si consuma in fretta, con “Quartiere a Regola d’Arte” abbiamo voluto insegnare ai bambini il valore di una cosa costruita con il proprio impegno: sono sicura che questi bambini ricorderanno questa esperienza e, magari tra qualche anno, avranno voglia di rivedere quel quartiere e quelle strade dove hanno conosciuto il magico mondo della ceramica».