“Lo studio Saccucci di Roma che ci rappresenta alla Corte dei diritti dell’uomo a Strasburgo nel ricorso collettivo da me promosso contro lo Stato italiano per violazione dei sacrosanti diritti alla vita ed alla salute di noi tarantini calpestati dalle 11 leggi “Salva Ilva” , ci ha informato che il Governo italiano ha provveduto a trasmettere alla Corte le ulteriori osservazioni di replica. Ora la Corte di Strasburgo esaminerà tutta la documentazione e poi giungerà la sentenza che attendiamo fiduciosi”. Lo rende noto Lina Ambrogi Melle che aggiunge: “Ringrazio il dott Agostino Di Ciaula per l’autonomo contributo fornito con un intervento di terzi e la dottoressa Moschetti che assieme al prof. Marescotti hanno arricchito dietro mia richiesta le nostre controrepliche con delle relazioni. Ho così voluto mostrare alla Corte di Strasburgo l’unità d’intenti di tutti i tarantini nel reclamare i diritti alla vita ed alla salute minacciati dalle leggi “Salva Ilva”.
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