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Raddoppio inceneritore, M5S al Consiglio Regionale: usi tutti i mezzi per impedirlo

Si sono tenute oggi in V Commissione Consiliare Ambiente le audizioni dei rappresentanti dell’ARPA, della ASL, ISDE e del sindaco di Massafra sull’ “Ampliamento della centrale termoelettrica facente capo alla Società Appia Energy sita in Contrada Console, nel Comune di Massafra”. Si esprimono in merito i consiglieri del M5S Cristian Casili, Marco Galante e Antonio Trevisi.

“Il Consiglio Regionale deve utilizzare tutti i mezzi a sua disposizione per impedire la realizzazione del secondo inceneritore a Massafra. È una battaglia  – spiegano i pentastellati – che deve vedere uniti tutti i consiglieri al di là dell’appartenenza politica. Si tratta di una zona già martoriata dalla presenza di numerosi impianti inquinanti e la cosa più assurda è il parere favorevole espresso dalla ASL, presente oggi con il dottor Conversano capodipartmento della Prevenzione a Taranto, sia per la realizzazione del secondo inceneritore che di un terzo relativo all’essiccamento dei fanghi, richieste dalla Società Appia Energy. Non capiamo come sia stato possibile che l’ente che più dovrebbe tutelare la salute dei cittadini – continuano – nella sua valutazione non abbia tenuto conto degli effetti cumulativi in un’area che subisce già diversi impatti inquinanti. Le criticità non riguardano solo l’impatto del nuovo inceneritore, ma la somma con gli altri presenti. Come si può sostenere che gli inceneritori non producono danni sanitari quando a Taranto c’è un altissimo tasso d’infertilità e una presenza di casi di donne che soffrono di endometriosi molto più alta della media nazionale? Chiederemo di convocare in audizione il dottor Minerba, direttore della Unità Operativa di Epidemiologia e Statistica per avere dati epidemiologici certi.  È assurdo che in altre Province impianti di questo tipo non vengano autorizzati, mentre in uno dei territori più inquinati d’Italia come quello che va da Taranto a Massafra passi qualunque nefandezza.”

“Ci fa sperare il fatto che – continuano – il gestore debba presentare un nuovo progetto rispetto a quello del 2012, aggiornato alla normativa sopraggiunta e che la sentenza attraverso la quale  il Consiglio di Stato ha dato ragione alla Appia Energy, riguardi solo uno degli aspetti dell’autorizzazione. Non possiamo non sottolineare che avremmo certamente avuto un’arma in più per bloccare questo nuovo impianto se fosse già stato approvato il ddl sulle emissioni odorigene,  la cui votazione in Commissione è stata ancora una volta rinviata. Dal canto nostro continueremo questa battaglia al fianco dei cittadini e del Comune di Massafra – concludono – e auspichiamo nel supporto anche della Provincia di Taranto, il cui Presidente Tamburrano oggi non si è presentato in audizione. Quel territorio non può continuare a essere martoriato.”

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