Con il Tour 2017 di “Giù le mani dal nostro mare” organizzato dal Meet Up “Amici di Beppe Grillo Taranto” e, da quest’anno, anche dal M5S Taranto, si tornerà sulle spiagge della Litoranea Tarantina in difesa di una delle risorse più importanti del territorio. Portavoce, attivisti, simpatizzanti del MoVimento 5 Stelle e i bagnanti formeranno una catena umana per srotolare insieme il lungo striscione Giù le mani dal nostro mare.
Gli obiettivi dell’iniziativa, che prevede tre tappe (ore 9.30: 2 Luglio – Lido Azzurro; 9 Luglio – Lido Bruno; 16 Luglio – Viale del Tramonto), sono: Tutela delle coste, del mare e dei sistemi dunali e retrodunali; Accessibilità e fruibilità delle spiagge; Servizi alle spiagge pubbliche; Proposta di Legge “Tutela e Valorizzazione dei Mari di Taranto”; Depurazione: passaggio in tabella 4 e no scarico a mare ma recupero delle acque reflue affinate ad uso irriguo/industriale.
Per la salvaguardia delle zone costiere è di fondamentale importanza attuare una gestione integrata sostenibile. Occorrono azioni strategiche, coordinate e concertate a livello locale e regionale, indirizzate e sostenute da un apposito quadro di riferimento a livello nazionale. Grande importanza è data al problema dell’erosione delle coste, un fenomeno che modifica la morfologia dei litorali determinando una perdita di superficie del territorio emerso e sommerso. Per garantire la massima sostenibilità ambientale saranno proposti “sistemi di assorbimento e sfruttamento dell’energia del moto ondoso (in aree no SIC)”, la realizzazione del “Parco delle dune costiere tarantino” e “lotta severa contro i parcheggi e le opere artificiali nelle zone dunali”.
L’accessibilità delle spiagge e degli stabilimenti balneari deve essere pensata già in fase di progettazione puntando ad un ecosistema inclusivo, ospitale e appunto accessibile per le persone con disabilità. L’accessibilità deve essere il punto su cui fondare la qualità dell’offerta turistica, insieme alla fruibilità delle spiagge. Con la Proposta di Legge “Tutela e Valorizzazione dei Mari di Taranto” si intende fermare le istanze di prospezione e ricerca di idrocarburi attraverso il sistema Air Gun e istituire l’“Area Marina Protetta del mar Piccolo e delle Isole Cheradi”. Inoltre occorre diversificare l’economia con il Turismo Sostenibile. Infine andrebbe attuato un “Ciclo dell’Acqua e il suo riutilizzo atto ed evitare sprechi, perdite e sversamenti in mare”. (Nota stampa)
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