“Accelerare l’iter perché i fondi ci sono e vanno spesi. E devono essere coinvolti tutti i Comuni senza alcuna distinzione e senza graduatorie. Chi ha presentato un progetto deve poter accedere al finanziamento”. È l’appello del consigliere regionale de La Puglia con Emiliano, Giuseppe Turco, sulla dotazione nei Comuni pugliesi delle compostiere di comunità e dei centri di raccolta.
“Andiamo incontro a un’estate torrida, a centri balneari affollati di turisti e quindi – sottolinea Turco – che producono più spazzatura, soprattutto cartone, vetro e organico. E sappiamo benissimo che in Puglia c’è spesso un’emergenza discariche, strozzate da quei Comuni che non riescono a far decollare la raccolta differenziata scaricando di conseguenza i maggiori costi di conferimento e di ecotassa sul tributo Tari pagato dai cittadini”.
“Non a caso – aggiunge il consigliere tarantino – nelle scorse settimane ho inviato un’interrogazione per conoscere quali iniziative l’Assessorato alla Qualità dell’Ambiente ha predisposto o intende predisporre per favorire l’accelerazione della spesa comunitaria per la diffusione del compostaggio collettivo di comunità considerando che la Regione Puglia con il Programma Operativo Puglia 2014-2020 ha previsto “Interventi per l’ottimizzazione della gestione dei rifiuti urbani” mediante la diffusione di pratiche di compostaggio di comunità”.
“I rifiuti urbani – spiega Turco – sono composti per circa il 40% da scarti organici, la cui gestione post raccolta richiede accorgimenti tecnici e gestionali. L’elevata fermentescibilità e la necessità di conferire la frazione organica entro 72 ore dalla raccolta, pone ulteriori problemi di logistica soprattutto per i piccoli Comuni che, con il progressivo diffondersi delle raccolte domiciliari o “porta a porta”, devono trasportare tale frazione per lunghe distanze perché lontani dagli impianti dedicati. Tale condizione comporta un aggravio significativo dei costi di gestione del servizio di igiene urbana. L’autocompostaggio della frazione organica da raccolta differenziata rappresenta una strategia gestionale praticabile ed economica, al fine di rendere le raccolte differenziate sostenibili anche da un punto di vista economico. Per i piccoli Comuni trattare in loco il rifiuto organico prodotto è necessario che ci sia una forte sinergia tra compostaggio domestico e collettivo: gli utenti che hanno un giardino adeguato possono sicuramente praticare il compostaggio domestico mentre le restanti utenze possono effettuare il compostaggio collettivo”.
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