Ieri, organizzato dal prefetto di Taranto su disposizioni del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è tenuto un incontro tra il gruppo “Genitori tarantini”, la dott.ssa Vera Corbelli, commissario per le bonifiche, e la Asl di Taranto, rappresentata per l’occasione dal dottor Michele Conversano. Arpa Puglia, pur invitata all’incontro, non ha inviato alcun rappresentante. Lo rendono noto i “Genitori Tarantini”.
Ha aperto i lavori Vincenzo De Marco, operaio Ilva e padre di famiglia, che ha rimarcato la posizione di “Genitori tarantini” sul colosso siderurgico: chiusura della fabbrica, riconversione economica e reimpiego dei dipendenti nelle opere di bonifica.
La dott.ssa Annamaria Moschetti, consulente tecnico dei “Genitori tarantini”, premettendo che il siderurgico tarantino è un’industria troppo grande e troppo a ridosso delle abitazioni per poter essere resa compatibile con la salute dei tarantini, soprattutto per la metodica di produzione adottata in passato e riproposta dai nuovi acquirenti, ha formulato le seguenti richieste:
1 – uno studio che attribuisca alla fonte il piombo ematico trovato nei campioni di sangue dei bambini di Taranto;
2 – l’aggiornamento degli studi di mortalità della popolazione (Studio Forastiere);
3 – la Valutazione di Impatto Sanitario sul progetto del Siderurgico presentata dalla cordata che si è aggiudicata l’Ilva.
La dott.ssa Corbelli ha informato sullo stato di avanzamento delle opere di bonifica che presiede e si è detta, al pari del dottor Conversano, disponibile ad ogni forma di collaborazione.
“Genitori tarantini”, nel ringraziare il Prefetto, dottor Cafagna, si dichiarano soddisfatti dell’attenzione ricevuta e attendono puntuale riscontro alle richieste.
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