Ancora un prestigioso riconoscimento per le attività formative progettate e realizzate dal Formedil Cpt Taranto. Questa volta è Massimo Calzoni, presidente nazionale del Formedil a sottolineare come “Taranto rappresenti un esempio virtuoso perché buona volontà e impegno pagano sempre in termini di risultati. Il Formedil Cpt Taranto è dunque un modello da seguire per il nostro sistema formativo costituito da una rete di 103 strutture provinciali.
L’apprezzamento di Calzoni è riferito a due corsi organizzati dall’ente di formazione di via Sorcinelli riguardanti la posa di piastrelle, le murature a secco e la posa di membrane bituminose. Queste attività formative, destinate a 70 lavoratori della Semat, la più grande aziende edile operante all’interno dello stabilimento siderurgico tarantino, sono state realizzate in collaborazione con realtà formative e aziendali leader a livello nazionale quali Assogesso, Assoposa, Asimp e Weber Saint Gobain. Presentati inoltre i risultati di un altro progetto intitolato “Sicuro e sostenibile – L’edilizia del futuro”.
A finanziare questi corsi è stato Fondimpresa che, come il ricorda il suo direttore dell’ Area Formazione Amarildo Arzuffi, “ è il più grande fondo interprofessionale italiano a cui sono iscritte 180mila aziende che occupano complessivamente 4 milioni e mezzo di lavoratori”. Anche da Arzuffi, anch’egli giunto nel capoluogo ionico per il bilancio dell’attività formative svolte, Formedil Cpt Taranto rappresenta una realtà importante del panorama formativo nazionale poiché “è molto spesso presente – ha detto – nei nostri percorsi formativi riguardanti la tutela dell’ambiente e della sicurezza, l’innovazione nel settore edile e la formazione continua dei lavoratori”.
Fabio De Bartolomeo, presidente del Formedil Cpt Taranto che ha fatto gli onori di casa insieme al suo vice Francesco Bardinella e al direttore Franco Pasanisi, ribadisce la ragion d’essere della sua organizzazione: “il nostro obiettivo è di offrire nuove opportunità di qualificazione professionale. Dunque la formazione continua come strumento indispensabile per rafforzare le proprie competenze e acquisirne di nuove. Solo così chi ha perso il lavoro può sperare di rientrare nel ciclo produttivo, magari cambiando settore. Noi, come sempre, proviamo a dare il nostro contributo in termini di consulenza e formazione”.
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