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Esuberi Ilva, i timori del sindaco di Crispiano: ripercussioni anche per noi

Il sindaco di Crispiano, Egidio Ippolito, entra nel merito della vicenda Ilva sottolineando le ripercussioni sul territorio da lui amministrato e la mancanza di una prospettiva in chiave alternativa. Di seguito il suo comunicato.

Uno dei punti cardine del programma politico della nostra amministrazione è la rivalutazione delle risorse naturali del nostro territorio. Un ritorno alla terra, alle arti, e uno sviluppo nuovo e ampio del turismo. Una strategia che punta a creare le condizioni per uno sviluppo socio-economico che possa in primo luogo integrarsi con l’occupazione nella grande industria, per poi proporsi anche possibile alternativa.

Un’idea che prevede ovviamente una programmazione a medio e lungo termine. Stiamo operando in questa direzione ottenendo già una serie di buoni risultati, avendo intercettato finanziamenti regionali ed europei, e realizzato già vari progetti. Ma, come si diceva, si tratta di un progetto di sviluppo che prevede tempi lunghi. Un improvviso ulteriore crollo della occupazione, derivante dalle note vicende che riguardano la nuova cessione ai privati dell’Ilva, difficilmente potrà essere ammortizzato nell’immediato.

Va ricordato che quando si parla di Ilva si deve fare riferimento a tutta la provincia ionica, e anche oltre. A Crispiano si contano almeno settecento famiglie che si reggono sul reddito garantito fino ad oggi dalla grande industria. Non basta dire che nessuno sarà lasciato solo, ipotizzando forme di ammortizzatori sociali. Una drastica riduzione degli occupati, si parla di cifre rilevanti, non può che causare un arretramento complessivo di tutto il sistema economico del nostro territorio.

Dispiace che ogni decisione al riguardo sia stata assunta ignorando ogni istanza che dalle istituzioni locali andava assolutamente ascoltata e presa in considerazione. Manca del tutto un piano di compensazione che favorisca nuovi investimenti produttivi; penso a forme di incentivazione che partano da una fiscalità di vantaggio; penso al completamento della infrastrutturazione, in particolare nell’ambito dei collegamenti.

Penso anche ad un reale sviluppo delle attività portuali e retroportuali. Penso ad una deroga rispetto ai vincoli del patto di stabilità. Nulla purtroppo si intravede in questa direzione. E non conosciamo purtroppo ancora il piano di ambientalizzazione. Come amministrazione saremo sicuramente vicini ai lavoratori che dovessero rientrare tra gli esuberi, e promuoveremo ogni azione utile, coinvolgendo anche le altre amministrazioni interessate, per un’azione comune di tutela del lavoro e naturalmente della salute dei cittadini.

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