Featured

Voto “disgiunto” a prova di congiunto: l’altro problema dei tarantini dopo l’Ilva

TARANTO – Mi sono lamentata spesso di non avere una famiglia numerosa. Il nucleo formato da pochi elementi vive qui a Taranto e il resto del parentato a Lecce, terra di origine dei miei genitori. Ci sono delle fasi della vita, però, in cui questa situazione mi risulta addirittura conveniente: le campagne elettorali per la scelta del sindaco e dei consiglieri comunali. Non invidio per nulla, infatti, tutti coloro che devono districarsi tra una marea di  cugini, zii, nipoti, cognati che si candidano nelle liste più svariate. Partiti e movimenti che con te non hanno nulla a che vedere, ma come fai a dire di “no” a chi ti tiene i bambini quando hai un impegno urgente? All’amico che ti accompagna alle partite di calcio? Al parente con cui condividi il pranzo domenicale e le feste comandate?

Il rischio è drammatico: se neghi il tuo voto rischi l’incidente diplomatico con effetti imprevedibili. Se menti spudoratamente, potresti essere sbugiardato con la scoperta che nel tuo seggio non risulta manco un voto a favore dell’interessato. Se gli assicuri il voto, invece, rischi di tradire i tuoi valori in virtù di un vincolo amicale o parentale che indirettamente quei valori li mette addirittura in discussione.

Nella città dei dilemmi tragici – salute o lavoro? Ilva sì, Ilva no? – si affaccia un altro quesito inquietante: come faccio con zia Carmela, che di politica non se n’è mai fregata nulla e ora ha il pallino per una lista appena nata? L’ancora di salvezza a cui ricorrono in molti è nota: il voto disgiunto. Voto il candidato sindaco della lista del cuore, ed esprimo una preferenza per l’aspirante consigliere comunale di una lista che appartiene ad un’altra coalizione. E’ tutto lecito, per carità, anche se risulta un tantino incoerente.

Per molti è questa l’unica soluzione per non perdere il saluto dell’ambizioso parente. Stendiamo, poi, un velo pietoso su chi si fa ingannare dal voto clientelare e dal ricatto occupazionale. In quel caso, il danno si fa sia alla propria intelligenza che ad una città che meriterebbe amministratori seri, onesti e competenti. Più fortunati, almeno in questo caso, gli orfani, i musoni con pochi amici, i membri di famiglie ristrette,  e gli idealisti convinti. Quelli che il voto se lo tengono stretto e, allo stesso tempo, libero. Che poi, la nostra libertà di coscienza dovrebbero rispettarla, innanzitutto, coloro che fanno parte della nostra cerchia. O no?

Recent Posts

EUROSPIN TI TIENE AL CALDO con 10 euro di spesa: altro che bollette shock, tieniti i soldi in tasca al calduccio di casa

Eurospin ancora una volta trova il modo per lasciare tutti senza parole e ti tiene…

8 ore ago

Non guardare Westworld finché non sai perché ti deluderà

Esiste una serie che pone un quesito amletico importante: “Che cosa significa essere vivi e…

15 ore ago

Rinnovo patente, controlli su strada: dal 1° Novembre ti fermano e ti mandano dritti-dritti in Motorizzazione

Un’importante novità è in arrivo per milioni di automobilisti italiani: dal prossimo 1° novembre 2025,…

19 ore ago

ROTATORIA IN STRADA, cambia tutto: ora se fai come credi, ti becchi 700 euro di multa

Occhi ben aperti quando si è alla guida, soprattutto in prossimità delle rotatorie. Le regole…

1 giorno ago

Scomparsi per 40 anni nella taiga: la famiglia che si è nascosta dal tempo e dalla civiltà | Un evento incredibile

Nella vastità selvaggia della taiga siberiana hanno scelto l’esilio nella foresta. La fuga dei Lykov…

1 giorno ago

PATENTE B, ufficiale: ora puoi guidare anche questi ‘bestioni’ I Okay del Governo, via libera in strada

Importantissime novità per tutti coloro che sono in possesso della patente B. È ufficiale: grazie…

2 giorni ago