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Ex Cemerard, Corbelli: la priorità è abbattere il pericolo radiologico

Abbattere il pericolo radiologico nel Deposito ex Cemerad, nel territorio comunale di Statte (Taranto) è stato uno tra i principali obiettivi che il Commissario Straordinario, dott.ssa Vera Corbelli, ha voluto porre come priorità nella sua agenda dei lavori. Obiettivo, questo, che ha richiesto la messa a punto di un processo meticoloso e complesso durato più di un anno di cui la rimozione dei fusti radioattivi rappresenta solo la parte conclusiva.

Infatti, riporta la Corbelli nella Audizione del 3 Aprile presso la Commissione Parlamentare di inchiesta sugli illeciti ambientali, il lavoro propedeutico alla rimozione ha richiesto una pianificazione di attività che, spesso, risultano invisibili e della cui necessità non si coglie l’importanza e la portata. Attività viceversa indispensabili per la messa in sicurezza della zona, la tutela degli abitanti, e la restituzione di un’area che ora può ritornare ad essere produttiva.

In estrema sintesi, tutto il percorso fino ad oggi effettuato ha comportato nell’ordine: 1. Attività preliminari di: raccolta dati, sopralluoghi, indagini propedeutiche; 2. Preparazione della sicurezza di accesso al deposito 3. Adeguamento dei sistemi di protezione fisica dell’area in oggetto 4. Attivazione del servizio di vigilanza armata H24 5. Valutazione strutturale del deposito e suo eventuale adeguamento 6. Valutazione dei rischi di eventuali esposizioni 7. Preparazione del piano di intervento interno 8. Caratterizzazione radiologica delle matrici ambientali 9. Analisi di tutto l’archivio Cemerad 10.

Predisposizione degli atti per l’affidamento del servizio di rimozione, trasporto, caratterizzazione e smaltimento dei rifiuti presenti nel deposito ex Cemerad, con finale bonifica radiologica e rilascio delle aree prive di vincoli radiologici alla Sogin SpA (giusto D.L. n. 243/16).

Nell’audizione del 23 aprile il Commissario Straordinario ha rappresentato come la principale attività commissariale sia stata quella di abbattere il pericolo radiologico della zona e, per tale motivo, a completamento del lavoro fin qui svolto, si provvederà a rimuovere e ad allontanare, immediatamente dopo l’affidamento, i primi 79 fusti radioattivi contenenti filtri e sorgenti, fusti preventivamente già catalogati e identificati; successivamente, entro dicembre 2017, verranno allontanati i fusti contenenti materiale radioattivo, mentre tutto il materiale valutato come decaduto verrà rimosso e trasportato entro maggio 2018.

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