“Un’inutile vigliaccheria ciò che è accaduto al nostro collega e compagno Vincenzo De Marco all’interno dell’Ilva. A lui tutta la nostra solidarietà”, così Francesco Rizzo coordinatore provinciale USB commenta l’ultimo atto che si è perpetrato nei confronti dell’operaio Ilva. Vincenzo De Marco e’ conosciuto da molti per la sua attività di scrittore. Ha denunciato, con i suoi scritti (Il mostro e Macerie), la situazione tarantina. Questa cosa, evidentemente, non piace a qualche collega che, ripetutamente, compie delle azioni di sfregio verso De Marco. “Dopo le minacce di morte, dopo la macchina rotta in portineria, dopo gli insulti questa mattina ha trovato una croce sul suo armadietto – continua Rizzo -. Un buongiorno poco gradevole e soprattutto di cattivo gusto. Segnale che, chi si diverte con questi gesti, non ha capito che De Marco ha un gran coraggio nel parlare, denunciare e lottare per i diritti di tutti, nonostante lavori in fabbrica. Bisogna aprire gli occhi e, invece di vessare un collega, iniziare a ragionare e battersi insieme per ciò che è più giusto “.
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