Siamo in attesa della sentenza del Consiglio di Stato che si esprimerà in merito al così detto raddoppio dell’inceneritore di Massafra. Infatti, i giudici del Consiglio di Stato hanno richiesto una consulenza tecnica per verificare la sussistenza o meno di un vincolo paesaggistico, poiché l’area interessata al progetto potrebbe ricadere nel “Parco Terra delle Gravine”.
Il secondo inceneritore, qualora realizzato, si inserirebbe in un territorio, quello jonico, già saturo di impianti inquinanti quali ILVA, ENI, cementifici, depositi di stoccaggio di rifiuti radioattivi e discariche di rifiuti speciali. A Massafra, già da tempo dichiarata “area ad elevato rischio di crisi ambientale”, sono inoltre presenti un inceneritore e due discariche.
Il territorio jonico e la nostra città sono fortemente discriminate da un punto di vista sanitario per la eccessiva concentrazione di impianti inquinanti e dovrebbero essere oggetto di una politica di tutela e di riqualificazione ambientale e paesaggistica e non sede di altri inceneritori e ulteriori discariche.
ISDE Medici per l’Ambiente sostiene che una corretta gestione dei rifiuti basata sulla prevenzione, il riutilizzo, il recupero di materia e, in generale, sulla raccolta differenziata, oltre a rappresentare una pratica più salubre, favorirebbe la crescita sostenibile e l’occupazione.
Il nostro punto di vista è in linea con le più recenti direttive della Comunità Europea e auspichiamo che tale posizione sia fortemente sostenuta dai cittadini e dalle forze politiche, cui rivolgiamo il nostro accorato appello: a tutti loro chiediamo un impegno comune per impedire il ripetersi delle scelte miopi del passato, ripensare le strategie di gestione dei rifiuti e più in generale ripensare lo sviluppo del nostro territorio. La salute e la qualità della vita delle persone dipendono fortemente dalla qualità dell’ambiente in cui vivono.
ISDE – Medici per l’Ambiente
Sezione di Massafra
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