“I due gruppi cercano di accreditarsi a suon di lanci e di offerte l’Ilva di Taranto, ma noi non crediamo a nessuno”, così Francesco Rizzo, coordinatore provinciale USB Taranto parla delle due parti che si “contendono” la raffineria. “Da una parte Saijan Jindal, il presidente del gruppo Jsw, che afferma che hanno l’intenzione di portare la produzione a dieci milioni di tonnellate l’anno, dagli attuali sei, generando nuovi posti di lavoro e comprando addirittura il Taranto calcio – spiega Rizzo -. Dall’altra il gruppo Mittal-Marcegaglia che annunciano di avere a disposizione 5miliardi di Euro. Tutte proposte allettanti ma entrambi hanno come base, almeno inizialmente, il taglio dei lavoratori. Questo non va bene. La musica sembra non cambiare: sempre e solo grandi promesse a voce, ma nessuno guarda ai lavoratori, né alla città in maniera reale e fattiva. Siamo stanchi di essere oggetti di propagande elettorali inutili e controproducenti per il nostro territorio. Chiunque punti all’acquisto di ILVA non rassicura i lavoratori, ma getta fumo negli occhi per confonderci”.
L'Italia pensa alla modernizzazione militare. Crosetto scommette su carri armati e forze corazzate. Nuova strategia.…
Un voto che riscrive la storia americana e tutto comincia dalla città New York che…
Il segreto di Stratford. Esiste un manoscritto di cui si ignorava l'esistenza che riscrive la…
Finalmente una bellissima notizia per gli italiani: potreste dire definitivamente addio al bollo auto… grazie…
Halloween è stato da brividi al botteghino, ma non nel senso che pensate. E' stato…
Ancora un’importante novità in campo finanziario: presta attenzione, perché potresti vederti rifiutare il bancomat al…