TARANTO – È avvenuta stamani l’ennesima raccolta di rifiuti volontaria organizzata da Plasticaqquà nei pressi della foce del fiume Galeso. Il punto di raccolta non è stato scelto a caso, dato che proprio la foce del decantato fiume tarantino è uno dei tratti costieri più suggestivi del Mar Piccolo ma versa in condizioni vergognose.
Nonostante la grande rilevanza paesaggistica del Galeso, l’area costiera limitrofa al fiume è deturpata da rifiuti di ogni genere. Qui, come in altri punti del Mar Piccolo, le immancabili retine in plastica utilizzate negli impianti di mitilicoltura, le cime in nylon e i resti di reti da posta hanno creato un intreccio inestricabile, uno strato quasi ininterrotto che in alcuni casi affiora, in altri è sepolto sotto la terra su cui si è sviluppata la vegetazione costiera.
Rossella Baldacconi, PhD in Scienze Ambientali
Immaginate di poter vivere di rendita, avere incassi da 1.400 € al mese bloccando semplicemente…
Netflix nel suo catalogo ha un tesoro nascosto. Una serie emozionante e con una struttura…
In un periodo in cui tutti sognano la vacanza perfetta, sappiate che avete l’opportunità di…
Scatta un nuovo obbligo da parte dell’Inps: ti conviene metterti in regola e consegnare subito…
Il Codice della Strada non vale solo ed esclusivamente per i mezzi di trasporto, ma…
Forse non lo sapete ma la comunicazione non verbale è quella che può tradire le…