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Stop alle multe bagnate: un Comune ha trovato la soluzione

Arrivano le multe imbustate. Si tratta di una modalità adottata dal comune di Cassino e che presto potrebbe essere presa ad esempio da altre città italiane. Un sistema pensato per mettere al riparo il verbale dalle intemperie e dalla pioggia così da arrivare integro nelle mani del proprietario della vettura. Col risultato che gli automobilisti che hanno commesso qualche infrazione non avranno giustificazioni per affermare di non aver trovato nessuna multa o di averla trovata illeggibile.

L’inconveniente, infatti, non è da poco. Quando il verbale è bagnato o illeggibile all’automobilista tocca attendere, infatti, che la notifica del verbale ufficiale arrivi a casa senza possibilità di usufruire della riduzione del 30% (che è valida solo se la sanzione viene pagata entro 5 giorni) oppure chiamare il comando della Polizia Locale, comunicare il numero di targa e farsi redigere il verbale in tempo reale. In molti casi, tale circostanza è stata oggetto di ricorso, con contenziosi che si sono risolti anche a favore dei cittadini contro le amministrazioni locali.

Da qui l’iniziativa messa in campo dal comune della Ciociaria che dapprima ha fatto pensare ad una bufala, poi ad una strana forma di pubblicità. Ma leggendo il foglio gli automobilisti si sono accorti dell’amara sorpresa: si trattava di una contravvenzione (vera). La soluzione del Comune non ha placato le polemiche dei cittadini che si sono concentrate sulla ricaduta dei costi di questo materiale in plastica. Ma la spesa del cellophane eviterà situazioni peggiori.

E non ci saranno più casi come quello accaduto a Treviso qualche tempo fa, dove un cittadino ha fotografato lo stato pietoso del verbale ritrovato sul parabrezza e ha scritto una mail di rimostranze al comando di polizia locale, lamentando come la multa bagnata ne impedisse l’immediato pagamento e suggerendo che sarebbe bastato “inserirla in una busta di plastica – per evitare – che venisse macerata sotto l’acqua”. In quel caso, l’automobilista ha ricevuto le scuse per il disguido. E la sua idea è diventata realtà.

Fonte: (www.StudioCataldi.it) 
A cura di Fabiana Di Cuia, laureata con lode in Scienze della Comunicazione  – Giornalista – Insegnante ed istruttore di scuola guida

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Fabiana Di Cuia

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