All’unanimità il Consiglio comunale di Nardò ha intitolato questa mattina l’aula consiliare di Palazzo Personè a Renata Fonte, assessora repubblicana alla Cultura e all’Istruzione uccisa dalla mafia il 31 marzo 1984.
Insegnante elementare e madre di due bambine, fu assassinata con tre colpi di pistola mentre di sera rincasava dopo aver partecipato ad una seduta del consiglio comunale di Nardò.
Mandante dell’omicidio fu un suo collega di partito. Il movente era l’opposizione di Fonte alla lottizzazione della località di Porto Selvaggio. Mandante ed esecutori sono stati condannati.
La proposta di intitolazione dell’aula consiliare era contenuta in una mozione firmata da 19 consiglieri, tra cui tre di opposizione, per ricordare che “l’impegno di Renata Fonte contribuì a diffondere e rafforzare una diffusa coscienza ecologica e impedì la realizzazione di insediamenti edilizi devastanti”. (Ansa Puglia)
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