Foto di Marco Serracca
“Quando Emiliano parla della sanità tarantina lo sa che è lui l’assessore alla Salute nella nostra Regione? Solo grazie alla querelle tutta interna al Pd con Renzi, in una gara all’ultimo voto, sono improvvisamente spuntati alcuni milioni per la sanità tarantina. Quest’ultima, fino ad oggi, era stata completamente ignorata anzi massacrata proprio dall’assessore alla Salute Emiliano che nel piano di riordino oltre ad aver chiuso l’ospedale di Grottaglie, ha depotenziato proprio il “Moscati” di Taranto. Che il governatore pugliese – proseguono – passi più tempo in riunioni di partito o negli studi televisivi romani che in Puglia è un fatto ormai acclarato, ma a questo punto l’augurio che dobbiamo farci da pugliesi è che gli interessi del loro territorio coincidano di tanto in tanto con gli interessi politici romani di Emiliano che, come ampiamente previsto, inizia a sbottonarsi in merito ad una sua candidatura nazionale.”
Lo scrivono in una nota stampa gli otto consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle che si esprimono in seguito alle recenti dichiarazioni del presidente Emiliano su Taranto. I pentastellati spiegano che, “solo grazie alle querelle con il governo, la sanità tarantina fino ad oggi depotenziata dal suo piano di riordino, può finalmente contare su dei fondi regionali per un polo oncologico”. I cinquestelle tornano a ribadire che, per il futuro di Taranto, l’unica soluzione sia quella proposta dal M5s: “la riconversione economica in contrapposizione alla proposta di decarbonizzare del governatore attraverso la quale Emiliano sta tentando di usare Taranto ancora una volta in chiave politica per giustificare TAP”.
I cinquestelle commentano poi i dati su Taranto pubblicizzati nel corso dell’evento organizzato dal dimissionario ministero della Salute: “Lo vadano a dire ai tarantini che l’inquinamento di Taranto è simile a quello di un grande centro urbano.” “Adesso sembra Emiliano voglia usare Taranto anche per giustificare il Tap, proponendo la decarbonizzazione dell’Ilva, soluzione che non elimina l’inquinamento ed esporrebbe la Puglia ad essere ancora più dipendente energeticamente da stati esteri. Una soluzione utile a nessuno se non al Pd e a tessere l’ennesima alleanza sulla pelle dei pugliesi in vista di una scalata nazionale che auspica per sè il presidente Emiliano.”
“Il Movimento 5 Stelle – concludono – ha già proposto la sua soluzione da tempo: una riconversione economica dell’area per superare l’economia di quella fabbrica gradualmente, come già fatto trent’anni fa da diverse realtà estere. A Taranto serve un piano di riconversione economica, basato sull’utilizzo di risorse di cui la Puglia è già in possesso. A Taranto non serve l’ennesima marchetta elettorale che la porti all’agonia.”
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