Giornalismo partecipativo su InchiostroVerde

TARANTO – InchiostroVerde, sin dalla sua nascita, ha inteso vivere un rapporto di scambio continuo coi propri lettori. L’esperienza di questi ultimi anni ci ha insegnato quanto sia importante il “giornalismo partecipativo” che vede i lettori protagonisti della notizia e non semplici destinatari. Non passa giorno senza che il nostro sito non sia contattato da cittadini che abbiano qualcosa da comunicare o da segnalare.

Spesso basta un input da parte loro per dare il “là” ad un articolo o a un approfondimento che non avevamo neanche immaginato. E’ andata così, quando abbiamo denunciato la realizzazione di un parcheggio in zona “Croce”, tra scavi archeologici che avrebbero meritato ben altra considerazione. O quando ci hanno segnalato incidenti accaduti all’interno dell’Ilva, spesso taciuti da altri, e la carenza di tute ignifughe per il personale addetto a mansioni estremamente delicate.

Prezioso, finora, è stato il supporto fornito da chi, pur non essendo giornalista, ha l’indole e la curiosità per poter esercitare tale professione. Pensiamo ad un collaboratore come Giuseppe Aralla, capace di scovare documenti che sfuggono a occhi meno attenti. Ciò a riprova che la passione, l’intuito, lo spirito critico, possono essere ben più preziosi di un tesserino.

Il nostro peggior nemico è il “copia e incolla“. E’ questo il motivo che ci ha spinto a inserire tra i nostri collaboratori dei professionisti qualificati che mettono a disposizione dei lettori le loro competenze e materiale inedito: dalla psicologa Elisa Albano alla nutrizionista Iris Zinzi, dall’esperta in sicurezza stradale Fabiana Di Cuia alla PhD in Scienze Ambientali Rossella Baldacconi.

Tutti professionisti volontariamente al servizio di un’informazione oggettiva, esaustiva e credibile. E’ ovvio che una redazione senza giornalisti risulterebbe monca. Il collega Nicola Sammali è l’esempio concreto del giornalista attento, serio, appassionato, preparato, sempre pronto a catturare l’attualità grazie ad un approccio ipertecnologico che ha arricchito InchiostroVerde in qualità ed innovazione.

Una splendida squadra, la nostra, in procinto di allargare ulteriormente il suo raggio d’azione aprendosi a nuovi contributi: dai cosiddetti citizen journalist ai giornalisti regolarmente iscritti all’Ordine ma allergici a logiche anguste. Il nostro sogno, in realtà, è sempre stato questo: trasformare InchiostroVerde in una variegata comunità di operatori dell’informazione. Persone senza paraocchi,  attente ai dettagli, pronte a mettere in dubbio tutto ciò che viene spacciato per vero da istituzioni, poteri forti e loro complici.

Dal 2011 ad oggi abbiamo visto tante realtà editoriali, più o meno agguerrite, entrate in scena con grandi ambizioni e scomparse nell’arco di sei mesi o uno-due anni al massimo. Meteore del giornalismo virtuale che non hanno lasciato alcuna traccia. Noi siamo meno ricchi (in denaro e mezzi), ma più ambizioni di certi editori improvvisati.

Vogliamo continuare a portare avanti il nostro impegno: informare invece di deformare, dire invece di occultare, approfondire invece di improvvisare. In assenza di grandi risorse e capitali, offriamo l’opportunità a colleghi e lettori di scrivere con noi puntando su etica e qualità. I nostri spazi nella Rete e sui principali Social Network sono pronti ad accogliere il materiale proposto che dovrà avere sempre fonti attendibili e verificabili.

“Un’opinione pubblica bene informata è la nostra corte suprema. Perché ad essa ci si può sempre appellare contro le pubbliche ingiustizie, la corruzione, l’indifferenza popolare o gli errori del governo; una stampa onesta è lo strumento efficace di un simile appello” [Joseph Pulitzer]

Scrivete a info@inchiostroverde.it

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