«Taranto è una città sequestrata dallo Stato italiano che protegge una industria fortemente inquinante e in perdita. L’Ilva è un’azienda che si regge sul malessere e sul “male essere” di un’intera comunità. Il dipendente che denuncia il malessere vissuto da tutti viene minacciato dai suoi stessi colleghi, in barba alla più elementare regola di solidarietà della classe operaia».
E’ quanto si legge in un comunicato di Genitori Tarantini.
«Le scritte apparse sugli armadietti parlano chiaro – è scritto – ci illustrano il pensiero di uomini striscianti, ci dicono “Non mi importa di morire, non mi interessa che fine farà la mia famiglia. Io devo mangiare! Se ti metti in mezzo, devi morire!”. L’operaio che denuncia condizioni di lavoro da terzo mondo viene minacciato dai suoi stessi colleghi, come lo schiavo che si ribella e viene soppresso dagli altri schiavi. Per fortuna, in molti si stanno ribellando, all’interno della fabbrica assassina: persone che hanno pianto la morte di colleghi, amici, parenti e che hanno trasformato in rabbia le lacrime. Non è più il tempo dello schiavismo. Non è più il tempo della “morte tua, vita mia!”. Ora è il tempo della solidarietà e del rispetto dei diritti. I Genitori tarantini sono vicini a tutti gli operai che pretendono il rispetto delle leggi».
Ancora importantissime novità da un punto di vista legislativo, questa volta è ufficiale senza cellulare…
Benito Mussolini in fuga con Claretta Petacci fu ucciso a Giulino di Mezzegra. A Dongo…
Scatta un nuovo allarme per i fumatori, è stato confermato un aumento entro la fine…
Scattato l'allarme, anche se te lo prescrivono sempre, questo farmaco per l'influenza non lo dovresti…
Amanti degli Horror giapponesi estremi non potete perdervi questo film borderline che si cela nel…
Ancora importanti importantissime novità se devi portare la tua auto dal meccanico, ora basta pagare…