TARANTO – È in corso in queste ore la nuova udienza del processo “Ambiente Svenduto” sul presunto disastro ambientale provocato dall’Ilva dei Riva.
Potrebbe essere il giorno della decisione sull’eventuale spostamento del maxi processo a Potenza, anche se si sta facendo strada l’ipotesi di un ennesimo rinvio.
Davanti alla Corte d’Assise presieduta dal giudice Petrangelo, l’avvocato di Nicola Riva, Pasquale Annichiarico, riprendendo la questione dell’ex esperto della sezione agraria del Tribunale di Taranto, Alberto Cassetta, oggi parte civile nel procedimento, ha sollevato nuovamente la necessità di spostare il processo a Potenza.
Secondo una norma del codice di procedura penale infatti, se un magistrato dello stesso distretto è parte offesa nel processo, questo va spostato in altra sede. A dare forza alla tesi della difesa è il processo per il rogo di Lido Silvana che fu spostato a Potenza perché tra le parti lese figurava un magistrato in servizio a Taranto all’epoca dei fatti.
Un precedente che potrebbe riservare sorprese per il proseguio di questo processo nella città che ha subito e subisce i danni dei veleni della produzione dell’acciaio.
Il Presidente della Corte d’Assise di Taranto, Michele Petrangelo, ha disposto il rinvio del procedimento al 6 dicembre.
L'Italia pensa alla modernizzazione militare. Crosetto scommette su carri armati e forze corazzate. Nuova strategia.…
Un voto che riscrive la storia americana e tutto comincia dalla città New York che…
Il segreto di Stratford. Esiste un manoscritto di cui si ignorava l'esistenza che riscrive la…
Finalmente una bellissima notizia per gli italiani: potreste dire definitivamente addio al bollo auto… grazie…
Halloween è stato da brividi al botteghino, ma non nel senso che pensate. E' stato…
Ancora un’importante novità in campo finanziario: presta attenzione, perché potresti vederti rifiutare il bancomat al…