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Ilva, Emiliano: Taranto non può più accettare fabbrica con metodi inquinanti

“Taranto non può più accettare che il suo sviluppo e il suo futuro sia legato alla produttività di una fabbrica realizzata con metodi inquinanti. Capisco i tarantini che chiedono la chiusura dell’Ilva, anzi se qualcuno decidesse di procedere alla chiusura della fabbrica, sarei la persona più felice del mondo”. E’ quanto ha dichiarato, secondo quanto riferisce l’Osservatorio nazionale amianto, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, intervenendo con un collegamento skype al convegno “Lotta all’amianto. La Puglia si mobilita” che si è tenuto questa mattina nel salone di rappresentanza della Provincia di Taranto ed è stato organizzato dallo stesso Osservatorio.

Il Governatore ha fatto riferimento allo studio epidemiologico realizzato dalla Regione Puglia che riguarda gli effetti dell’inquinamento dell’Ilva sulla popolazione residente: “Il risultato dello studio – ha detto Emiliano – è chiaro: a maggiori picchi produttivi della fabbrica corrispondono indici di mortalità sicuramente superiori alla media regionale e
nazionale. Nella ricerca si evidenzia persino che nei quartieri più vicini alla fabbrica ci sono picchi di mortalità molto più alti”.

Il Governatore ha poi aggiunto che “i dati epidemiologici emersi, dal nostro punto di vista, obbligano il Governo a intervenire: abbiamo insomma prodotto elementi scientifici per mettere in mora il Governo”. Rispondendo alla domanda su cosa, a suo parere, dovrebbe fare il Governo, Michele Emiliano ha risposto: “Il Governo dovrebbe prima di tutto interloquire con la Regione Puglia per individuare, se proprio ritiene di dover lasciare aperta l’Ilva, un sistema produttivo che consenta alla fabbrica di proseguire la sua attività senza continuare ad uccidere la gente. Mentre dallo scorso luglio il Governo si è
sempre rifiutato di incontrarci”.

Quanto al processo ‘Ambiente svenduto’, il governatore ha annunciato che “quando inizierà il dibattimento, come Regione Puglia chiederemo di fermare lo stabilimento o, se proprio questo non fosse possibile, chiederemo di abbassare la produzione attraverso un ordine dei magistrati. Se poi il Tribunale ritenesse di non averne il potere, chiederemo alla Corte d’Assise di rimettere gli atti alla Corte Costituzionale”. Il presidente della Regione Puglia ha infine dichiarato di voler appoggiare la proposta del presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, l’avvocato Ezio Bonanni, di incrementare il
Fondo nazionale per le vittime di amianto. “Sono entusiasta di sostenere questa idea”, ha detto. (ANSA)

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