“Michele Emiliano ha ragione a denunciare il passato. Lo studio che ha presentato oggi è certamente autorevole e meritevole di attenzione: fa riferimento però a un periodo necessariamente antecedente all’abbassamento della produzione all’Ilva e dunque anche di quelle attività più impattanti sull’ambiente, effetto peraltro del rispetto di alcuni adempimenti dell’Aia”. Così Gian Luca Galletti, ministro dell’Ambiente, commenta lo studio epidemiologico presentato oggi dal presidente della Regione Puglia sullo stato di salute delle persone residenti nei comuni di Taranto, Massafra e Statte. “Oggi – spiega Galletti – la situazione a Taranto è diversa: se cosi non fosse sarei io il primo a dire che non ci sono le condizioni per tenere aperto lo stabilimento”.
“Proprio perché sappiamo – prosegue il ministro – che quella terra è stata maltrattata per lungo tempo, ce ne stiamo occupando a tutto tondo: oggi una commissione di altissimo livello sta valutando i piani ambientali degli offerenti prioritariamente ad ogni altra componente dell’offerta per l’Ilva, abbiamo investito alcune centinaia di milioni e altre ne investiremo, abbiamo sbloccato nuove risorse per il piano di risanamento, stiamo andando avanti con risultati evidenti sulle bonifiche di quell’area che dai Tamburi al Mar Piccolo alla Cemerad merita attenzione tanto quanto l’Ilva. All’allarmismo – conclude Galletti – preferiamo le risposte quotidiane”. (Askanews)
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