Spartan Race: ad un mese dalla gara Parco Cimino si presenta così

TARANTO – Parco Cimino sarà una delle location toccate dall’ultima tappa italiana della “Spartan Race”, la corsa ad ostacoli più grande al mondo. Per due giorni – il 29 e il 30 ottobre – Taranto, l’unica città fondata dagli Spartani, ospiterà la gara in tutte e tre le distanze, Sprint, Super e Beast (quest’ultima categoria per la prima volta in Italia). A distanza di un mese da un evento di portata internazionale, che vede già iscritti 3.500 atleti, l’affaccio a mare di Parco Cimino si presenta in condizioni pietose come attestano le foto gentilmente fornite dall’amico Max Perrini.

Rifiuti di ogni genere rendono inguardabile quello che dovrebbe essere uno dei biglietti da visita della città. Ci chiediamo se e quando il Comune darà il via alle indispensabili operazioni di pulizia e decoro. Ma non è solo la situazione di Cimino a preoccupare. Se ci spostiamo di qualche chilometro, altre foto scattate questa mattina da Max Perrini, dimostrano le scandalose condizioni in cui versa l’area di sosta per camper di via Mascherpa.

Nello scorso mese di luglio, dopo che il bando di gara per l’assegnazione dell’area era andato deserto, il sindaco Ippazio Stefàno aveva comunicato la decisione dell’amministrazione comunale: “affidare la gestione dell’area di sosta di via Mascherpa alla propria Società partecipata Amat, con lo scopo primario dell’accoglienza del Turismo Itinerante a Taranto, oltre al recupero funzionale della stessa”.

A divulgare la buona notizia era stato Mario Alessi, presidente del Club Campeggiatori “Nino D’Onghia”, da anni impegnato in una battaglia che punta alla riapertura dell’area di sosta e ad incentivare l’accoglienza del turismo itinerante. Come sito ci siamo occupati ampiamente della vicenda a partire da marzo (leggi qui). A distanza di due mesi da quell’impegno istituzionale, l’area di sosta è ancora in condizioni pietose, mentre Taranto rischia di farsi trovare nuovamente impreparata.

Un evento come la Spartan Race non richiama solo migliaia di atleti, ma anche un gran numero di accompagnatori, personale appartenente all’organizzazione, turisti e visitatori provenienti da ogni dove.

Quanti campeggiatori avrebbero potuto usufruire comodamente di questa struttura situata in posizione strategica, proprio nelle vicinanze dal campo di gara? Eppure, in questa città, si continua a perseverare negli errori che l’hanno sempre frenata facendole perdere tempo e occasioni preziose e utili per un reale riscatto. Non sappiamo quanto tempo sia necessario per recuperare l’area di sosta di via Mascherpa, ma per rendere presentabile il Parco Cimino basta poco. Solo buon senso e volontà.

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