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Rifiuti Massafra, M5S: “Rischio danni ambientali e sanitari”. Presentata interrogazione

Sulla base di quanto emerge dai dati del Rapporto Rifiuti Urbani  – Edizione 2015 dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), risulta che nel 2014 presso la discarica controllata di RSU CISA S.p.a. di Massafra sono state conferite 1.077 tonnellate di rifiuti senza nessun trattamento preliminare.

Presso il Settore Ambiente della Provincia di Taranto sono in corso le procedure coordinate VIA/AIA per la realizzazione, nella zona PIP del Comune di Massafra, di un impianto di trattamento di rifiuti liquidi non pericolosi di proprietà della CISA S.p.A. e di un impianto di essiccamento e recupero energetico dei fanghi su proposta della S.t.f. Puglia s.r.l., società riconducibile alla CISA. Quest’ultimo impianto sarà collocato nei pressi dell’inceneritore già esistente di proprietà della società Appia Energy, per il quale è stato richiesto il raddoppio della linea di incenerimento da parte della società.

I portavoce M5S al Consiglio Regionale Antonio Trevisi e Marco Galante hanno depositato un’interrogazione indirizzata all’assessore all’ambiente Domenico Santorsola: “E’ di rilevante importanza che l’assessore all’ambiente chiarisca quali sono le caratteristiche dei rifiuti che compongono le 1.077 tonnellate non trattate conferite  nella discarica della CISA di Massafra nel 2014 e in base a quali ragioni sia stato disposto tale conferimento, quale sia lo stato attuale della discarica di Massafra, da dove provengono i rifiuti conferiti e se sia stata raggiunta la capacità massima di conferimento.

Vorremmo sapere se nella suddetta discarica vengono ancora conferiti rifiuti non trattati e quali siano le modalità di utilizzo e di esercizio della discarica al fine di prevenire eventi di inquinamento delle matrici ambientali. La scelta di costruire nuovi inceneritori nel territorio di Massafra è in contrasto con le disposizioni comunitarie relative alla valutazione di impatto ambientale (VIA), con il PRGRS della Regione Puglia e con il fabbisogno impiantistico della Provincia di Taranto. Con riferimento agli impianti di incenerimento è utile ricordare – concludono – che il Piano regionale di gestione dei rifiuti speciali (PRGRS) della Regione Puglia presenta vincoli di natura escludente e indirizzi gestionali che non privilegiano l’incenerimento.

In particolare, poiché il territorio del Comune di Massafra è stato dichiarato “area ad elevato rischio di crisi ambientale”, in queste aree il PRGRS prevede un vincolo di tipo penalizzante rispetto alla realizzazione di impianti di incenerimento, prevedendo la localizzazione di eventuali nuovi impianti a distanza sufficiente da quelli esistenti al fine di distinguere ed individuare il responsabile di un eventuale fenomeno di inquinamento”.

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