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Festival della Terra delle Gravine: il ritmo scende per strada

Il ritmo scende per strada. E si moltiplica per venti. Tanti sono, infatti, i batteristi che si sfideranno nel centro di Laterza, in piazza Vittorio Emanuele, venerdì 5 agosto (ore 21.30) per il concorso nazionale Batteria Ring, «drum contest on the road» in programma per il Festival della Terra delle Gravine organizzato dall’amministrazione comunale in collaborazione con i Teatri di Bari.

Una sorta di celebrazione delle percussioni che, d’altro canto, rappresentano lo strumento di riferimento del direttore artistico del festival, Giovanni Tamborrino, docente della materia al Conservatorio Piccinni di Bari e compositore la cui produzione artistica, a partire dalle «opere senza canto», è sempre stata caratterizzata da una scrittura altamente percussiva, in continuità con la propria esperienza di performer per i più grandi autori italiani di musica contemporanea, da Luciano Berio a Franco Donatoni, da Alessandro Solbiati a Sylvano Bussotti.

Sarà un fiorire di casse, rullanti, tom tom, hi-hat e piatti nella centrale piazza di Laterza, per questo concorso nazionale per giovani batteristi curato da Ettore Mancini, direttore del Drum Studio di Roma, e Tommaso Scarimbolo, direttore della scuola Bembè, brillante centro pugliese per percussionisti. Mancini (in veste di presidente) e Scarimbolo compongono con lo stesso Tamborrino la giuria che decreterà i vincitori della sfida: uno scontro in punta di bacchetta tra giovani talenti della batteria, che con le loro esecuzioni virtuosistiche entusiasmeranno gli spettatori, disposti in circolo dietro i musicisti e pronti a mostrare il proprio gradimento per l’uno o per l’altro dei concorrenti.

Il Festival proseguirà sabato 6 agosto ancora con una proposta di teatro “necessario” abbinato a un frammento di avanguardia sonora. La manifestazione continua, infatti, a guardare a un «Sud Vivente», tema dell’edizione 2016, con la storia del prete-coraggio don Pino Puglisi. A raccontarla nel monologo «U parrinu» dei Teatri di Bari, in piazza San Carlo (ore 21.30, ingresso libero), Christian Di Domenico, che da bambino ha incrociato la battaglia di civiltà e legalità del parroco (u parrinu, appunto) del quartiere Brancaccio di Palermo, ucciso nel 1993 da Cosa Nostra. Lo spettacolo sarà preceduto da un’ouverture di musica contemporanea, con Davide Giove impegnato nell’esecuzione di Density, pagina significativa per flauto di Edgar Varèse datata 1936.

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