Ancora una emorragia lavorativa, povertà si aggiungerà a povertà, a Taranto, l’ennesima scelta irresponsabile di una azienda rischia di far perdere il lavoro a duecentotrenta persone, duecentotrenta famiglie che vedranno scaraventarsi verso la disperazione. Il call center Human Power di Taranto, che gestisce commesse per importanti aziende nazionali, ha comunicato improvvisamente di voler cessare le attività.
“Siamo sgomenti” commenta D’Arcangelo, segretario generale della Filcams Cgil Taranto, “non riusciamo ancora a comprendere come sia possibile compiere a cuor leggero scelte che ricadranno esclusivamente sulla pelle dei lavoratori. L’azienda non risulta essere in crisi e non ci risulta che manchino le commesse, che sembrano essere state spostate altrove. Alcune scelte imprenditoriali non possono essere fatte impunemente, non se questo significa una ricaduta terribile dal punto di vista anche della sopravvivenza di intere famiglie. Per quanto ci riguarda, come Filcams, ci batteremo per impedire che questa scelta sia portata a termine”.
La comunicazione di voler cessare ogni attività da parte del call center arriva dopo diverse richieste di incontro da parte della Filcams Cgil, l’ultima fatta i primi di luglio, fatte per discutere le scelte di spostare il lavoro in altre sedi. Il territorio jonico non può permettersi di subire altre perdite lavorative, nemmeno una.
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