Riceviamo e pubblichiamo la dichiarazione del segretario generale della Fim-Cisl di Taranto e Brindisi, Valerio D’Alò.
La mobilitazione messa in campo da Fim, Fiom e Uilm è legata ad alcune situazioni che ci portiamo dietro da tempo e che l’azienda non ha mai avuto il coraggio di affrontare in maniera netta. L’arrivo dei trasferisti da altri siti ha messo in allarme i nostri lavoratori e – seppur non vogliamo in nessun modo ingenerare una “lotta tra poveri” – noi, per la tutela della sicurezza degli stessi trasferisti, vogliamo essere coinvolti; vogliamo conoscere il tipo di formazione ricevuta e le esperienze maturate in passato dagli stessi lavoratori rispetto alle mansioni da svolgere e alle lavorazioni da eseguire, non essendo tutte uguali.
Inoltre, chiediamo come e se cambiano i termini del carico di lavoro delle maestranze attualmente in forza e già impiegate nelle stesse postazioni. Se è vero che si è in presenza di nuovo carico di lavoro e se è vero che Leonardo – come compagnia – punta sul sito di Grottaglie, chiediamo di aprire da subito un confronto sul percorso di conferma dei 200 lavoratori interinali presenti nello stesso sito di Grottaglie.
Siamo ben consapevoli delle difficoltà dell’indotto su cui più volte – come Fim – abbiamo denunciato le scelte imprenditoriali infelici, con un utilizzato di una forza lavoro superiore rispetto alle reali esigenze; unità produttive che oggi, purtroppo, diventano un problema in termini occupazionali. La Fim sarà al fianco dei lavoratori per affrontare, nella sua complessità, l’intera difficile vertenza.
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