Il Movimento civico” Tarantorespira” esprime profonda preoccupazione per i dati presentati da Arpa lo scorso 23 giugno presso la VIII e X Commissione della Camera inerenti ai picchi anomali di diossine rilevati dal deposimetro di via Orsini e riferiti al periodo tra novembre 2014 e febbraio 2015. Da quanto si evince dalle conclusioni della relazione di Arpa (leggi qui), la diossina proverrebbe dalla matrice suolo e sarebbe stata sollevata a causa di particolari condizioni ambientali che potrebbero ripetersi.
Tarantorespira chiede al dottor Massimo Blonda, facente funzione di direttore generale di Arpa Puglia, e al sindaco di Taranto Ippazio Stefano: se la contaminazione del suolo sia recente o se derivi da sedimentazioni di diossine degli anni passati; se possa essere messa in relazione alle operazioni di bonifiche in atto al Quartiere Tamburi; se vi sia stato e se vi potrà essere pericolo di inalazione di diossine da parte della popolazione; se si renderanno noti i dati delle caratterizzazioni di tutto il Quartiere Tamburi; se non sia il caso di chiedere l’inclusione di tutto il Quartiere Tamburi nell’area SIN; se non debba essere allertata la popolazione sul pericolo specifico legato alla contaminazione del suolo; se vi siano altri contaminanti nei suoli del Quartiere Tamburi le cui concentrazioni superino i livelli di attenzione.
Non è più tollerabile da parte nostra e di tutta la popolazione che dati così preoccupanti siano quasi minimizzati da chi è preposto alla difesa di questo territorio e alla tutela dei suoi cittadini ed esigiamo, come di diritto in un paese civile, che la verità emerga in tutta la sua interezza.
Vittoria Orlando – Giovanni Carbotti (coportavoce Movimento civico Tarantorespira)
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