Rotatorie: istruzioni per l’uso (corretto)

Taranto è sempre più la città delle rotatorie. L’incremento delle rotonde è dettato da due esigenze: snellire il traffico e favorire la sicurezza stradale. Ma i tarantini conoscono le norme di comportamento da seguire? A giudicare dall’incertezza che dimostrano di avere nell’impegnare le rotatorie sembrerebbe proprio di no.

Per questo abbiamo deciso di fare un po’ di chiarezza. Una premessa è doverosa. Non esistono disposizioni specifiche nel Codice della Strada sulla circolazione nelle rotatorie, anche se si tratta di una strada a più corsie, quindi si applicano le norme riguardanti la circolazione per file parallele contenute nell’articolo 144.

In base al principio della precedenza, possiamo distinguere diversi tipi di rotatoria:

  • Rotatorie tradizionali. Sono quelle dette “all’italiana” perché presenti solo nel nostro Paese. Più antiche rispetto a quelle moderne, non vengono oramai più costruite, tuttavia si possono trovare residui in zone periferiche. In questo tipo di rotatoria non c’è alcun tipo di segnale per chi si immette nella rotonda; vale quindi la regola generale della precedenza a destra; chi è in movimento sulla rotatoria, perciò, deve dare la precedenza a chi vi si immette.
  • Rotatorie di nuova concezione. Nelle rotatorie recentemente completate in viale Magna Grecia, chiamate alla “francese” perché diffuse in Francia, chi entra nella rotatoria è obbligato a rispettare il segnale di “dare precedenza”; pertanto chi è in movimento nella rotatoria ha la precedenza su chi si deve immettere.
  • Rotatorie miste. Sono rotatorie nelle quali diritti e obblighi di precedenza dipendono dalla segnaletica presente. Per alcune diramazioni è imposto l’obbligo di dare precedenza ai veicoli già circolanti sull’anello; per altri, invece, solitamente più importanti, non è prevista segnaletica, con conseguente applicazione della regola più generale della precedenza ai veicoli provenienti da destra, ovvero che si trovano in fase di immissione.

Rotatoria con più corsie in entrata ma senza corsie all’interno (ad esempio quella costruita all’incrocio con viale Trentino). Non esiste una regola seconda la quale chi entra per primo nella rotatoria ha sempre la precedenza sugli altrui. I conducenti che accedono all’area della rotatoria affiancati su due corsie devono usare la massima prudenza per evitare di invadere la spazio riservato all’altro. In questi casi ciascun utente deve entrare nella rotatoria mantenendo la propria corsia ideale senza compiere spostamenti trasversali. Se lo spazio è troppo stretto per consentire a tutti di impegnare contemporaneamente l’anello, i conducenti devono arrestarsi ed accordarsi tra loro.

Rotatoria a più corsie. Quando sono presenti più corsie sia in entrata che nell’anello della rotatoria, i veicoli devono entrare restando nella propria corsia, senza fare cambiamenti. Le manovre di scelta delle corsie devono essere compiute prima di impegnare l’anello in funzione della posizione dell’uscita che si intende prendere. Se il conducente ha intenzione di uscire almeno alla seconda uscita o alle seguenti rispetto al braccio di entrata, è opportuno che si collochi su quella più a sinistra, ovvero vicino all’isola centrale.

Se invece il conducente intende uscire alla prima diramazione è necessario che entri nella corsia più a destra, ovvero vicino al margine esterno dell’anello. Il veicolo che percorre la corsia più esterna, peraltro, non è obbligato ad uscire alla prima diramazione utile ma può continuare a percorrere l’anello fino a raggiungere l’uscita che gli interessa.

In caso di traffico molto congestionato la rotatoria può diventare causa di forti rallentamenti o di blocco del traffico, soprattutto se i conducenti che la percorrono non impegnano la corsia appropriata per l’uscita. In questo caso è necessario che quelli che devono lasciare la rotatoria alla più vicina diramazione si spostino per formare una sola colonna sulla corsia più esterna, lasciando il passaggio libero a coloro che intendono proseguire per altre uscite più lontane.

fabiana di cuia

A cura di Fabiana Di Cuia, laureata con lode in Scienze della Comunicazione  – Giornalista – Insegnante ed istruttore di scuola guida

Autoscuola 2000 Di Cuia, via Calamandrei, 12 (Taranto)

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