Riprendiamo e pubblichiamo le foto-denuncia del Comitato “Liberi e Pensanti” sulla situazione all’ingresso della struttura complessa di medicina nucleare dell’Ospedale Moscati a Paolo VI
“Accedere alla struttura complessa di medicina nucleare (Ospedale G. Moscati) rappresenta un rischio per l’incolumità di medici e pazienti.
Il motivo è ben visibile dalle foto: il peso dei calcinacci potrebbe rompere da un momento all’altro la rete verde che li contiene.
Il Moscati, meglio conosciuto come Ospedale Nord, cade letteralmente a pezzi. Forse per questo (?) la Regione Puglia spinge sulla realizzazione di un’ulteriore struttura, l’Ospedale San Cataldo, pronta fra sette anni, secondo quanto dichiarato dal sindaco Stefàno nel corso del consiglio monotematico sul riordino ospedaliero.
Vogliamo ricordare inoltre che il nuovo ospedale non verrà assoggettato alla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) e che a mettersi di traverso è stata anche l’ing. Barbara Valenzano, già custode giudiziario dell’Ilva e direttore del Dipartimento mobilità, qualità urbana, opere pubbliche e paesaggio della Regione.
Noi #liberiepensanti abbiamo sempre sostenuto che la priorità a Taranto non è costruire una nuova struttura ma rafforzare quelle già esistenti, anche per evitare che ci crollino addosso.”
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