Il tempo delle attese è finito: questo in sintesi è quanto hanno ribadito oggi i vertici di Feneal-Uil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil nell’incontro al Mise della cabina di regia sullo stato di avanzamento dell’accordo sottoscritto nel 2013 tra Natuzzi, sindacati e Ministero con il quale è stato attivato il contratto di solidarietà per 1.818 lavoratrici e lavoratori e la cassa integrazione a zero ore per altri 331.
“Per questi ultimi l’accordo, la cui validità è confermata anche dai dati positivi delle vendite, prevedeva la ricollocazione in nuove aziende che si sarebbero dovute insediare sul territorio pugliese e materano – spiegano i sindacati, che proseguono – nel corso degli ultimi due anni, la società incaricata di ricercare aziende interessate ad investire in quei territori – che peraltro oggi non si è presentata all’incontro – non ha portato al tavolo nessuna ipotesi concreta. Ecco perché – sottolineano – oggi abbiamo ribadito che nessun posto di lavoro deve andare perso e che vogliamo risposte concrete ad una precisa domanda: come e quando Natuzzi ricollocherà quei lavoratori e quelle lavoratrici?
I tempi – spiegano Feneal Filca Fillea – sono ormai stretti, il periodo di Cassa si esaurisce il 15 ottobre e, come ci hanno ricordato Mise e Ministero del Lavoro, la legge non consente altre proroghe. Per questo, il calendario di lavoro della cabina di regia e delle task force istituite dalle regioni interessate, Puglia e Basilicata, sarà molto fitto: sono stati già fissati tre incontri, due sul territorio e poi di nuovo al Mise il 20 luglio – raccontano i sindacati – data in cui l’azienda dovrà portare le soluzioni per la ricollocazione dei lavoratori. Oggi abbiamo avanzato numerose proposte, su cui i due Ministeri hanno invitato la direzione dell’azienda a fare una valutazione di fattibilità, a cominciare dal riportare in azienda le lavorazioni fatte all’estero e dal reinternalizzare alcune delle lavorazioni attualmente realizzate all’esterno del sistema produttivo Natuzzi”.
La data del 20 luglio quindi è per i sindacati un punto di non ritorno “dopo gli incontri che avremo con le istituzioni locali – che sono al lavoro per accompagnare con importanti investimenti il piano di ricollocazione dei lavoratori – Natuzzi dovrà darci risposte precise e concrete su come intende completare gli impegni presi con l’accordo ‘ad esuberi zero’ che tutti insieme abbiamo sottoscritto. Noi continuiamo a ribadire – concludono che nessun posto di lavoro deve essere perduto, come prevede l’accordo, e che gli stessi accordi vanno rispettati. Se ciò non fosse, Natuzzi dovrà assumersi le sue responsabilità”.
Intanto, per domani è convocata da Feneal, Filca e Fillea un’assemblea a Santeramo per riportare alle lavoratrici e ai lavoratori quanto emerso oggi dall’incontro.
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