Obiettivo “rilascio incondizionato” da ogni vincolo radiologico dell’area e di tutte le installazioni, insistenti sulla stessa. Dopo aver rimosso i sigilli al capannone della ex Cemerad a Statte, e dopo aver effettuato un sopralluogo nel deposito che da più di quindici anni ospita oltre 16.500 fusti contenenti rifiuti radioattivi, il “Commissario Straordinario” Vera Corbelli ha illustrato in conferenza stampa le attività preliminari sino ad oggi effettuate e le principali “linee” delle azioni future, così come definite nel cronoprogramma operativo, per la bonifica del sito.
«Abbiamo ipotizzato di portare via tutto entro luglio 2017» spiegò la Corbelli quando lo scorso marzo, visitò la ex Cemerad con una delegazione della Commissione bicamerale d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti. In quell’occasione il “Commissario Straordinario” parlò già di step da seguire per arrivare alla bonifica e quindi disinnescare definitivamente la bomba ecologica alle porte di Taranto: «Una prima fase riguarda la messa in sicurezza e il monitoraggio dell’area, in parte già avviato, e la verifica strutturale dell’edificio per evitare il rischio di crolli. La seconda riguarda la bonifica e la riqualificazione dell’area».
A breve gli approfondimenti di Alessandra Congedo e Nicola Sammali
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