Due magazzini utilizzati per lo stoccaggio e la lavorazione di ingenti quantitativi di oloturie (noti come cetrioli di mare) e altri prodotti ittici sono stati sottoposti a sequestro preventivo in una operazione congiunta da militari della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza e dagli agenti della Questura di Taranto. I sigilli sono stati apposti a oltre 10 tonnellate di prodotti. Tre persone sono indagate per associazione a delinquere finalizzata al disastro ambientale. Gli inquirenti ritengono di aver stroncato un traffico di oloturie, considerate fondamentali per l’ecosistema marino, con i paesi asiatici, in particolare in Cina dove vengono lavorate per realizzare cosmetici. I prodotti sarebbero stati razziati, con gravi conseguenze ambientali, dai fondali del litorale tarantino: da ‘San Vito’ a ‘Punta Prosciutto’. Sembra che al termine della lavorazione in Cina le oloturie vengano vendute a prezzi che arrivano fino a 600 dollari al chilo. (ANSA)
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