Petto in fuori e pedalata fiera, è cosi che il sindaco di Taranto Ippazio Stefàno, il 16 luglio 2014 arrivava, accompagnato dall’assessore ai lavori pubblici Lucio Lonoce, da Gionatan Scasciamacchia, neo assessore alle attività produttive e sviluppo, e dal Presidente del consiglio Comunale Piero Bitetti, in sella alla sua fiammante bicicletta sulla non ancora ultimata pista ciclabile di Viale Magna Grecia.
A completamento della parata farsesca ci furono persino le roboanti dichiarazioni del primo cittadino: “Sono stati inoltre già programmati i lavori per collegare la pista ciclabile dal centro a San Vito, ed è stato approvato pochi giorni fa un atto di indirizzo col quale si procederà alla realizzazione di un collegamento tra la pista ciclabile di Viale Magna Grecia e quella pre esistente di Viale Ionio, che verrà dunque ripristinata per permetterne un percorso agibile fino a Praia a Mare. I lavori inizieranno già dalla prossima settimana e si concluderanno presumibilmente i primi di settembre”.
Quella “prossima settimana” si trasformò in asinello, i “primi di settembre” in splendide ali fiammanti e così a due anni di distanza da quelle fervide ma poco realistiche affermazioni, siamo ancora qui a sognare che una pista ciclabile degna di questo nome sia finalmente ultimata. Ahi noi, quel percorso ciclistico che ci avrebbe proiettato nel futuro, fra le città europee all’avanguardia quanto a civiltà (sic!), si presenta ancora nelle stesse penose condizioni di impraticabilità e pericolo.
A dar man forte a questo vergognoso stato di abbandono e rischio per i pochi che utilizzano il percorso (militari e ciclisti domenicali), si sono aggiunti, nei mesi, vari incidenti che hanno reso la pista addirittura impraticabile. Attualmente il circuito versa in uno stato di completo abbandono: erbacce a farla da padrona, segnaletica stradale che ostruisce il percorso, mancanza di asfalto in più punti, rifiuti di ogni genere, il tutto condito da un’illuminazione praticamente inesistente. Insomma, incentivare la frequentazione di tale pista potrebbe sembrare più che altro un’istigazione al suicidio. Il Meet Up “Amici di Beppe Grillo Taranto”, a tal riguardo, invierà un’istanza al Comune di Taranto con la quale chiederà chiarimenti in merito ai biblici tempi di realizzazione dell’opera, alle spettanze e le pertinenze sui lavori di manutenzione, nonché alle misure che il Comune intende adottare per garantire la sicurezza e l’incolumità di tutti i cittadini che utilizzano tale struttura.
Gli attivisti del MeetUp Amici di Beppe Grillo Taranto
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