Ilva, Ispra accerta violazione dopo visita ispettiva di aprile

TARANTO – E’ stato pubblicato sul sito del ministero dell’Ambiente l’esito preliminare della visita ispettiva effettuata dall’Ispra nello stabilimento Ilva nei giorni 20 e 21 aprile scorsi. Nella comunicazione datata 20 maggio 2016, inviata al ministero dell’Ambiente e alla Procura della Repubblica (in copia anche ad Arpa Puglia), è contenuto l’accertamento di una violazione e una conseguente proposta di diffida.

In particolare, durante i sopralluoghi, è stata visionata la “fossa di raccolta” campo di colata “B” dell’Altoforno 4, dove era presente un cumulo di materiale, costituito da loppa di altoforno. Sotto osservazione il trattamento delle acque che dalla vasca/pozzetto trappola afferiscono all’asta fognaria. Secondo quanto accertato da Ispra, la violazione delle prescrizioni Aia riguarda “l’obbligo di notifica delle eventuali modifiche relative all’impianto per la successiva eventuale valutazione ed eventuale integrazione delle condizioni di monitoraggio da parte dell’Autorità competente con particolare attenzione al trattamento delle acque che dalla vasca/pozzetto trappola del campo di colata B dell’impianto AFO4 afferiscono all’asta fognaria in collegamento con il primo canale di scarico finale”.

Ispra – d’intesa con Arpa Puglia – ai sensi dell’art. 29-decies comma 6 del D.Lgs. 152/2006, propone al ministero dell’Ambiente di diffidare il gestore affinché, entro quindici giorni dalla data di ricezione della diffida e comunque entro i tempi tecnici necessari, trasmetta per posta elettronica una specifica relazione in merito alla gestione delle acque in uscita dalla vasca/pozzetto trappola di ogni singolo campo di colata degli altiforni, con particolare attenzione al campo di colata B dell’AFO4, nel contesto delle attuali condizioni di funzionamento degli impianti di trattamento; l’Ilva dovrà trasmettere le procedure adottate ed attuali modalità di gestione dei sedimenti presenti all’interno della suddetta vasca trappola al fine di limitare/evitare impatti sull’ambiente; infine, il gestore dovrà trasmettere la proposta di modalità di autocontrolli analitici con relative frequenze ed individuazione dei punti di campionamento per limitare/prevenire eventuali trascinamenti di sedimenti nell’asta fognaria in collegamento con i canali di scarico finale.

In conclusione, Ispra comunica che la nota informativa relativa all’accertamento della violazione viene inviata anche alla Procura della Repubblica di Taranto perché accerti l’eventuale “ipotesi di reato”.

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