Dopo il replay di parte dell’udienza preliminare a causa di un vizio procedurale, inizia domani, nell’aula Alessandrini della Corte d’Assise di Taranto, il processo per il presunto disastro ambientale causato dall’Ilva. Alla sbarra 44 persone fisiche e tre società. Tra gli imputati ci sono i fratelli Fabio e Nicola Riva, della proprietà Ilva (oggi in amministrazione straordinaria), l’ex governatore della Puglia, Nichi Vendola, il sindaco di Taranto, Ippazio Stefano, l’ex presidente della Provincia Gianni Florido, l’expresidente dell’Ilva Bruno Ferrante, e il deputato di Sel (ex assessore regionale) Nicola Fratoianni. Circa mille le parti civili. Un imputato, l’ex assessore provinciale all’Ambiente Michele Conserva (Pd), accusato di concussione tentata e consumata a carico di due dirigenti della Provincia impegnati nel rilascio di autorizzazioni a favore del gruppo Riva, ha presentato istanza di ricusazione nei confronti del giudice Michele Petrangelo, che presiede la Corte di Assise. (Ansa)
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