La Commissione europea ha esteso la portata della sua inchiesta in corso per valutare se il supplemento di 300 milioni di finanziamento concesso dall’Italia al produttore siderurgico Ilva, a dicembre scorso, sia in linea con le regole sugli aiuti di Stato.
Dopo l’apertura delle indagini approfondite in diverse misure a favore di Ilva, la Commissione valuterà anche se questo prestito supplementare dato Ilva sia un vantaggio sleale rispetto ai suoi concorrenti, in violazione delle norme comunitarie sugli aiuti di stato.
In parallelo, l’Italia ha avviato un processo di vendita per le attività di Ilva, che è tutt’ora in corso.
Né la decisione della Commissione di gennaio, ne’ la decisione di oggi impediranno, tuttavia che l’Italia metta in campo misure urgentemente necessarie per ripulire e contenere l’inquinamento esistente presso il sito Ilva e le zone circostanti, nonché a migliorare la salute pubblica nella zona di Taranto.
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