Una occasione per mettere a confronto gli “attori” che intervengono nel “percorso” di tutti quei lavoratori ai quali, purtroppo, viene diagnosticata una malattia professionale da asbesto. A questo argomento di grande attualità è dedicato il pubblico convegno di studi “Le malattie professionali con particolare riferimento a quelle asbesto correlate” che si terrà, a partire dalle ore 16 di domani, presso l’Aula Magna dell’I.I.S.S; “Righi” in via Dante a Taranto.
L’iniziativa, aperta alla partecipazione della cittadinanza, è organizzata dall’ANMIL di Taranto (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro) in collaborazione con “Lavoro&Welfare” e “LeonePartners”. Il convegno, in particolare, rientra nel percorso formativo “La sicurezza e la prevenzione degli infortuni, con particolare riferimento alle tematiche concernenti il rischio amianto, la comunicazione sicurezza nei luoghi di lavoro, le tecniche di valutazione dei rischi” che da un mese viene seguito da invalidi e mutilati sul lavoro iscritti all’Anmil (D. Lgs. 81/08).
I lavori, coordinati e moderati dall’avvocato Nunzio Leone, si apriranno con l’intervento dell’ingegnere chimico Giovanni D’Ambrosio che illustrerà le misure di prevenzione e sicurezza da adottare sui luoghi di lavoro in presenza di amianto, per poi proseguire con la relazione del medico del lavoro Doriano Castellano che tratterà la fase della diagnosi della patologia da asbesto. Il medico dell’Inail Annamaria Stasi illustrerà poi la “presa in carico” del lavoratore ammalato da parte dell’Inail e, infine, il legale Anmil Mariella Tritto relazionerà sugli aspetti giuridici e giudiziari di una patologia professionale da asbesto.
I lavori saranno introdotti dai saluti di Emidio Deandri, presidente ANMIL Taranto, e di Cosimo Damiano Malvani, dirigente scolastico dell’I.I.S.S; “Righi”. I dati INAIL attestano che negli ultimi anni nel nostro Paese gli incidenti sui luoghi di lavoro stanno diminuendo, diretta conseguenza della riduzione del lavoro con inoccupazione e disoccupazione, mentre di contro sono in crescita le malattie professionali.
Allarmante, in particolare, è l’aumento esponenziale segnalato dall’INAIL delle denunce di malattie professionali da asbesto, fenomeno che interessa anche il nostro territorio; purtroppo, in relazione ai lunghissimi tempi di latenza di queste patologie che possono manifestarsi e conclamarsi anche dopo decenni dall’incubazione, secondo gli esperti il “picco” di questo triste fenomeno si dovrebbe manifestare intorno al 2025.
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