La Fiom Cgil di Taranto ha chiesto un incontro ai commissari straordinari Ilva Piero Gnudi, Enrico Laghi e Corrado Carrubba per «avere delucidazioni riguardo al controllo sulle operazioni di smaltimento e bonifica amianto e sulle eventuali dispersioni delle fibre». La richiesta fa seguito all’audizione alla Camera dei Deputati degli stessi commissari, che «hanno certificato l’avvenuta bonifica da amianto, avvenuta tra il 2014/2015 con oltre 180 interventi, di circa 1750 tonnellate». I chiarimenti richiesti dalla Fiom, come riporta Ansa, riguardano innanzitutto «i tipi e i quantitativi di amianto utilizzati e dei rifiuti di amianto che sono oggetto dell’attività di smaltimento o di bonifica» e «le attività svolte, i procedimenti applicati, il numero e i dati anagrafici degli addetti, il carattere e la durata delle loro attività e le esposizioni all’amianto alle quali sono stati sottoposti». Inoltre la Fiom intende conoscere «le misure adottate o in via di adozione ai fini della tutela della salute dei lavoratori e della tutela dell’ambiente». La richiesta, conclude il segretario generale della Fiom di Taranto Giuseppe Romano, ha lo scopo di «verificare la corretta attuazione di tutte le misure necessarie alla tutela e alla salvaguardia della salute e della sicurezza di tutti i dipendenti dello stabilimento Ilva di Taranto».
Leggi anche il nostro articolo sull’attività di rimozione dell’amianto in un’area del magazzino generale: https://www.inchiostroverde.it/ilva-in-corso-bonifica-area-magazzino-taranto/
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