Ilva, approvata mozione su diossina a Taranto presentata da Ambrogi Melle

“Nuova vittoria in consiglio comunale. E’ passata la mozione da me presentata sui picchi di diossina a Taranto. La difesa della vita e della salute dei tarantini deve stare al primo posto”. Il consigliere Lina Ambrogi Melle (Ecologisti per Bonelli) ha commentato così il voto di ieri nell’assise comunale.  La mozione é stata approvata con 13 voti a favore, 6 astenuti (Di Todaro, De Martino, Azzaro, Bitetti, Laruccia e Gigante) e 2 contrari (Illiano e Cataldino).

Nel documento veniva posta all’attenzione del Consiglio la preoccupante  relazione del Politecnico di Torino, commissionata dalla stessa Ilva, come prescritto nell’autorizzazione Integrata Ambientale, in cui vengono certificati i livelli altissimi di diossina che ci sono stati ai Tamburi di Taranto tra l’agosto 2013 ed il febbraio 2015 con picchi fino a 791 picogrammi al metro quadro (mai avuti prima in Italia) e lo sconcerto per non aver ancora oggi la possibilità di conoscere i dati della diossina successivi a quella data fino ad oggi, in una città così a rischio per l’ambiente e per la salute come Taranto .

«Voglio ricordare – si legge ancora – che la diossina è un pericoloso cancerogeno genotossico. Quindi ho evidenziato la gravità del ritardo (anni) con cui la popolazione di Taranto è venuta a conoscenza di questi dati così importanti per la salute umana e solo tramite stampa e da denunce degli ambientalisti.  Gravissimo è stato soprattutto il  comportamento della struttura commissariale dell’Ilva (amministrazione statale ) che non ha comunicato tempestivamente dei dati così essenziali per la salute pubblica alle strutture di controllo,  impedendo di fatto eventuali interventi preventivi di tutela sanitaria della popolazione tarantina. Allarmante , inoltre, per comune conoscenza derivanti da notizie disponibili in rete, che continuino le attività agricole intorno allo stabilimento Ilva ed il pascolo di animali, nonostante i relativi divieti riguardino un raggio di 20 km dall’Ilva, mettendo anch’essi a rischio la salute pubblica».

Spiega il consigliere comunale: «Poiché il Sindaco ha precise responsabilità ex lege in materia di sicurezza , sanità e  igiene pubblica e, se esistono pericoli incombenti, in adempimento della  Direttiva Seveso deve informare la popolazione dei rischi rilevanti cui è sottoposta, gli viene chiesto:  a)  di adottare ogni provvedimento in suo potere per tutelare la sicurezza, la  sanità e l’igiene pubblica; b) di informare la popolazione dei rischi rilevanti cui è stata sottoposta dopo il febbraio 2015 fino al periodo attuale; c) di attivarsi per chiarire immediatamente le cause che hanno provocato la dispersione nell’ambiente di elevati valori di diossina; d) di richiedere ad Arpa Puglia di produrre i dati più recenti sulle deposizioni della diossina; e) di attivarsi per fare in modo che la rilevazione delle diossine , in tutta la città, abbia una rete di monitoraggio aggiornata ai dati il più possibile recenti; f) di coinvolgere le istituzioni preposte, ARPA, ASL, etc., sulla verifica della responsabilità delle fonti inquinanti di diossine, adottando ogni atto conseguente alla tutela della salute pubblica ed eventualmente richiedendo la revisione o la revoca delle autorizzazioni ambientali rilasciate».

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