Sono un panorama estremamente eterogeneo le oltre 100 biblioteche di interesse ambientale presenti sul territorio italiano. L’ISPRA ne ha censite 106, ma l’esperienza è in costante crescita e si stima possano conoscere un significativo incremento.
Promosso dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma (BNCR), dall’Associazione Italiana Biblioteche (AIB), dal Coordinamento Nazionale Biblioteche di Architettura (CNBA), in collaborazione con la “Rete SI Documenta” del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA), l’incontro in programma oggi a Roma presso la Biblioteca Nazionale Centrale – dal titolo “L’ambiente in biblioteca. Le biblioteche per l’ambiente: reti e altre buone pratiche” – intende promuovere la conoscenza delle diverse realtà esistenti, la condivisione delle risorse informative disponibili, delle best practice applicate e il rafforzamento dei rapporti di collaborazione.
Sotto la definizione di “biblioteca di interesse ambientale” o “eco-biblioteca”, infatti, si raggruppa un vasto mondo di esperienze e tipologie, alcune tradizionali e altre innovative. Si va dalle strutture che conservano un patrimonio librario prettamente ambientale a quelle “verdi” in quanto costruite con criteri architettonici o soluzioni energetiche sostenibili. Sono ambientali le biblioteche immerse nelle aree naturali, ma anche quelle che svolgono attività didattiche ed educative su temi ecologici.
Oltre alle 14 biblioteche e/o centri di documentazione del Sistema Nazionale di Protezione Ambientale (ISPRA/ARPA/APPA) risultano ascrivibili a tale rete nazionale i centri dipartimentali universitari di scienze delle Terra e del mare, le biblioteche degli enti di ricerca, quelle delle associazioni ambientaliste, degli enti parco e delle aree protette, dei musei di storia civica, quelle comunali o di quartiere impegnate in progetti ambientali.
Di particolare rilevanza sociale, l’esperienza di una “biblioteca di frontiera”, la “Marco Motolese” nel quartiere Tamburi di Taranto, a ridosso dell’Ilva; degne di nota anche le biblioteche dei centri speleologici e le biblioteche e gli archivi privati di personalità dell’ambientalismo italiano. In tale composito panorama, la Biblioteca ISPRA rappresenta, a livello nazionale ed europeo, una delle raccolte più complete nelle scienze della Terra e nelle tematiche ambientali.
Frutto dell’unificazione dei tre enti preesistenti (APAT, ICRAM, INFS), possiede una prestigiosa cartoteca (con oltre 50.000 carte edite ed inedite, prodotte dal 1873 ad oggi), 49.000 monografie, 3.250 testate di periodici (per oltre 70.000 volumi), 49.000 spogli di articoli riguardanti la geologia italiana. In occasione del Convegno verrà premiato il vincitore del concorso di grafica e comunicazione “EnergicaMENTE” per l’ideazione di una locandina, destinata alle biblioteche, sul tema del risparmio energetico e dell’uso responsabile delle risorse ambientali.
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