«Se ci fosse stato un percorso trasparente, corretto, non saremmo arrivati a questo punto. Le regole vanno rispettate». Lo dichiara all’Ansa il sindaco di Taranto, Ippazio Stefano, commentando le affermazioni di ieri dell’ad dell’Eni, Claudio Descalzi, secondo cui il blocco degli impianti in Val d’Agri, disposto nell’ambito dell’inchiesta della magistratura, da un punto di vista economico ‘uccidè la raffineria di Taranto che viene alimentata proprio dal petrolio estratto in Basilicata.
Stefano rispolvera la citazione «stolti umani … che la stoltezza lor chiaman destino» a proposito della «risposta che gli dei davano agli umani che si lamentavano delle cose che andavano male» e sottolinea che «spesso nei nostri tempi è la legge del mercato che impone alla politica le regole, mentre dovrebbe essere la politica a imporre al mercato le sue leggi. Questo si può subire, tra virgolette, in altri campi, ma quando c’è di mezzo la salute delle persone è evidente che non si può neanche iniziare la discussione».
L’unica «preoccupazione fortissima che noi abbiamo – conclude il sindaco – è che la nostra città sta vivendo da molti anni diverse sofferenze, come la mancanza di occupazione e la cassa integrazione. Quindi temiamo che la situazione si aggravi ancora di più, ma abbiamo piena fiducia nelle regole e nella tutela dei lavoratori. L’auspicio è che non ci siano contraccolpi a danno dell’anello più debole della catena, che sono i lavoratori». (Ansa)
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