Continuano le dichiarazioni rassicuranti sull’Ilva dei rappresentanti del Governo. Questa volta è toccato al ministro Galletti che stamattina ha partecipato al precetto pasquale dell’Ilva (leggi qui) e che, come se niente fosse, ha rinviato all’esito delle analisi Ispra ogni commento sull’allarme diossina nei deposimetri, incurante del fatto che la conoscenza tempestiva di tali dati avrebbe potuto e dovuto cambiare le scelte a tutela della salute pubblica e quelle sulla gestione dello stabilimento.
Non per nulla Angelo Bonelli ha presentato un esposto sull’argomento la settimana scorsa proprio facendo riferimento alla possibilità di predisporre misure a tutela degli abitanti di Taranto da parte del sindaco e di altri. Inoltre il Ministro continua a far riferimento all’attuazione dell’AIA per l’ottanta per cento quando è noto che si tratta di una misura spannometrica e non legata alla capacità della singola prescrizione di tutelare la popolazione e gli operai. Siamo tristemente a ricordare che da quanto la gestione dello stabilimento è nelle mani del Governo, si sono verificati numerosi incidenti, mortali e non.
Come Verdi di Taranto ci chiediamo quale sia stato il valore aggiunto della gestione commissariale, con quale dignità ministri, commissari e dirigenti Ilva possano partecipare al precetto pasquale e descrivere una situazione rosea che lo è solo per il colore della polvere di ferro. Per completare il quadro di un decisore poco attento alla tutela dell’ecosistema, c’è anche il fatto che Galletti ha dichiarato che se andrà a votare al referendum sulle trivellazioni in mare, sceglierà il “no”, cioè voterà per dare la possibilità di proroga alle concessioni in essere.
E’ evidente che le scelte del Ministro dell’Ambiente sono di una notevole arretratezza culturale, in linea con quelle del Governo di cui fa parte. Invece di tutelare il mare in quanto ecosistema naturale, ma anche fonte di lavoro per migliaia di pescatori e operatori turistici, Galletti punta a proseguire nella politica dello sfruttamento dei giacimenti. Insomma come Ministro dell’Ambiente ha molto da imparare.
Ada Le Noci – co-portavoce cittadina
Annalisa Montanaro – co-portavoce provinciale
Verdi di Taranto
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