I militari della Motovedetta CC 818 “Enea Codotto”, unità navale d’altura in forza alla Compagnia Carabinieri di Taranto hanno denunciato in stato di libertà quattro pescatori, tutti originari e residenti a Taranto per l’inosservanza di norme in materia di pesca. L’attività repressiva è il frutto dell’intensificazione dei servizi di perlustrazione effettuati dai Carabinieri in vista della stagione primaverile.
Durante un servizio nello specchio acqueo del Mar Grande del Comune di Taranto, mirato a contrastare la pesca di frodo e la detenzione indiscriminata del novellame denominato “bianchetto”, i Carabinieri hanno intercettato una motobarca con a bordo quattro pescatori, i quali detenevano un secchio in plastica contenente circa 10 Kg di novellame di alice e sarda.
I quattro pescatori sono stati denunciati in stato di libertà all’autorità giudiziaria per detenzione di esemplari di specie ittiche di taglia inferiore a quella minima, in violazione della normativa vigente. Il novellame è stato sottoposto a sequestro e distrutto successivamente mediante affondamento in mare aperto. La pesca senza controllo, in particolar modo di novellame, crea danni irreparabili non solo alla sopravvivenza delle specie ittiche interessate, ma anche al mantenimento dell’equilibrio dell’ecosistema marino.
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